Una sinergia che si fa sempre più stretta, quella dei due colossi del mercato automotive giapponese, Toyota e Suzuki: l’una, vanta una expertise quasi antesignana per quanto riguarda la mobilità elettrificata, ibrida ed elettrica, oramai più che consolidata; l’altra, mette sul piatto tutte le proprie conoscenze tecnologiche al servizio del segmento delle compatte.

La partnership, studiata congiuntamente dai due costruttori già dal 2016 e poi dichiarata ufficiale nel marzo di quest’anno, sarà rafforzata da uno scambio di capitale azionario che vedrà l’azienda fondata da Kiichiro Toyoda acquisire 24 mila azioni di Suzuki, che in yen si traducono in 96 miliardi (ovvero il 5% del capitale).

Quest’ultima, invece, acquisirà dal partner azioni per 48 miliardi di yen e ha già fatto sapere – secondo quanto riportato da Automotive News – che poco meno della metà di questi saranno indirizzati sullo sviluppo di tecnologie legate ai veicoli autonomi, mentre la restante parte delle azioni acquisite servirà a ricostituire il proprio capitale.

L’alleanza avrà come obiettivo principale uno scambio di tecnologie necessario ad affrontare le sfide che stanno coinvolgendo il settore automobilistico – quindi lo sviluppo di nuove forme di mobilità – sia per quanto riguarda la “corsa” all’elettrico, sia nell’ambito proprio della guida autonoma. “Le due compagnie intendono raggiungere insieme una crescita sostenibile”, fanno sapere i costruttori in una nota congiunta, “costruendo e rafforzando la propria collaborazione nei nuovi ambiti, pur restando competitor”.

Secondo alcuni analisti, riporta ancora Automotive News, “questa alleanza si presenta molto simile allo scambio di investimenti che Toyota ha già sancito da tempo con Mazda”, un’altra nipponica con cui sta lavorando alla costruzione di auto elettriche sulla base della joint venture “EV Common Architecture Spirit” costituita insieme al produttore di componentistica Denso.

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