È stato ritrovato senza vita il corpo del giovane di 23 anni che il 15 agosto si è tuffato in mare da un pedalò, a Jesolo, località mattina vicino a Venezia, senza più riemergere dall’acqua. Il cadavere è stato recuperato dai vigili del fuoco la mattina del 16 agosto dopo le lunghe ricerche effettuate dopo dopo che era scattato l’allarme. La vittima, un operaio di origini senegalesi residente a Ponte di Piave, era andato a fare il bagno a 200 metri dalla riva a bordo della barca a pedali presa noleggio con alcuni amici e il fratello.

A dare l’allarme erano stati gli amici ed era subito intervenuto il personale di salvataggio, seguiti dai sommozzatori dei pompieri e dalla guardia costiera, con elicotteri di vigili e della guardia di finanza. Prima della notte, le ricerche erano state allargate fino a lambire la foce del Sile. Lo spettacolo di fuochi d’artificio previsti a Jesolo, per il Ferragosto, sono stati rimandati alla sera del 17 agosto in segno di rispetto per l’accaduto.

Si tratta della quarta vittima in mare nel giorno di Ferragosto, dopo i due ragazzini di 11 e 14 anni annegati a Ortona, in provincia di Chieti, e del 63enne colpito da malore in acqua a Trani. Ancora disperso un giovane tunisino al largo della costa trapanese.

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