Cultura

Nasce “Hummus”, podcast che racconta l’Islam ai principianti sfatando i pregiudizi più diffusi

Laura Cappon, giornalista che ha vissuto dal 2011 al 2015 al Cairo, in otto puntate pubblicate con Storytel dal 22 luglio racconta il mondo musulmano. Ogni episodio è legato a una parola chiave: "Non si tratta di un manuale, lo faccio raccontando delle storie e attraverso interviste per rendere questo mondo accessibile a tutti"

di Gianni Rosini

Otto parole per conoscere l’Islam. In anni in cui il mondo musulmano è entrato sempre più nella nostra quotidianità, descritto magari come entità che mira a conquistare e distruggere l’Occidente, la maggior parte del pubblico italiano ed europeo conosce ancora poco degli usi e delle tradizioni dei loro vicini di casa. È con l’intento di dare una prima infarinatura che Laura Cappon, giornalista e collaboratrice di diverse testate italiane e internazionali, tra cui Ilfattoquotidiano.it, e che dal 2011 al 2015 ha vissuto al Cairo, ha ideato e pubblicato con Storytel “Hummus – L’Islam per principianti”.

Si tratta di un podcast in otto puntate, ognuna dedicata a una parola chiave dalla quale Cappon parte per raccontare un angolo del mondo musulmano, con le sue sfumature e complessità. Perché l’Islam “rappresenta un insieme complesso di fenomeni sociali e storici che non riguardano solo il mondo arabo, ma che tanta parte hanno e hanno avuto anche nella formazione della nostra cultura”. “L’idea – spiega a Ilfattoquotidiano.it –  è quella di scegliere parole che permettano, attraverso interviste e il racconto di storie personali, di spiegare concetti complessi in maniera accessibile a tutti, anche a chi non si interessa quotidianamente di Islam”.

Così in questi otto appuntamenti da 15 minuti circa, metà già pubblicati il 22 luglio, mentre gli altri quattro saranno disponibili ad agosto, si parlerà di velo, Ramadan, Corano, Imam e molto altro. “Ad esempio – continua Cappon – nella puntata sul Ramadan ho intervistato un cuoco per raccontare come viene vissuto questo mese che, per molti non musulmani, consiste semplicemente in un periodo di digiuno. Grazie alle interviste, lo spettatore potrà capire cosa si mangia, l’atmosfera che si vive, gli usi che caratterizzano questo momento importante per i fedeli musulmani. Ad esempio, dopo aver vissuto cinque anni al Cairo, per me il Ramadan non è digiuno, ma un momento di unione: per me è le feste notturne e le serie tv mandate in onda appositamente in quel periodo dell’anno”.

A Cappon, il desiderio di dar vita a una piccola guida per principianti che parlasse di Islam è venuta leggendo articoli di giornale e parlando con colleghi e amici. “Trovo sempre degli errori o delle imprecisioni nei media – conclude – Inoltre, anche viaggiando con colleghi o cameraman che non sono esperti della materia mi sono sentita fare spesso le stesse domande, magari riguardo proprio a tematiche come il velo o il Ramadan, quelle che più fanno parte del nostro immaginario. Con questo lavoro provo a dare delle risposte”.

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