Palazzo Chigi tira in ballo Claudio D’Amico. E’ stato il “consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale” di Matteo Salvini, spiega una nota della presidenza del Consiglio, a “sollecitare” l’invito di Gianluca Savoini al Forum di dialogo italo-russo e alla cena organizzata il 4 luglio a Villa Madama in onore di Vladimir Putin. Grande sostenitore della legittimità dell’occupazione russa della Crimea, deputato nella XVI legislatura, oggi assessore alla polizia locale di Sesto San Giovanni, D’Amico è l’altro Dioscuro del leader leghista nelle questioni che hanno a che vedere con il Cremlino e la sua seconda ombra quando si tratta di volare oltre l’ex Cortina di ferro: è stato presente in almeno 5 dei viaggi fatti da Salvini nella grande madre Russia. Tutti in tandem con Savoini.

Sul sito dell’Associazione Lombardia-Russia, di cui Savoini è presidente, D’Amico figura come il responsabile dello “sviluppo progetti”: “Ex membro del Parlamento Italiano e dell’OSCE è il Segretario Generale del gruppo ‘Forum of Identities’. Ha partecipato ad oltre 26 missioni OSCE quale osservatore ed era presente in Crimea durante il referendum del 16 Marzo 2014”, si legge nel suo profilo. Quel è il suo ruolo in Lombardia-Russia? Lo tratteggia lo stesso presidente in un’intervista a Sputnik News del 28 giugno 2016: “Segue con me le questione russe – spiega Savoini – e nella Segreteria di questa organizzazione lui fa un grande lavoro mirato al mantenimento dei contatti con Russia Unita (il partito di Putin, ndr) e altri partiti russi in genere”.

Se Salvini decide di prendere un aereo diretto nell’ex Unione sovietica, Claudio è al suo fianco. Qualche esempio. Il 18 novembre 2016 D’Amico era con il segretario e Savoini a Mosca. Quel giorno i tre si erano fatti fotografare nella sede dell’agenzia Ria Novosti, dove il leader leghista aveva appena fatto una conferenza stampa per ribadire la dannosità delle sanzioni occidentali alla Russia e il “no” al referendum costituzionale del 4 dicembre in Italia.

Passano quattro mesi e il 6 marzo 2017 D’Amico e Salvini tornano insieme nell’amata capitale “per la firma di un accordo con il partito Russia Unita“, raccontava Savoini quel giorno a Sputnik News, braccio mediatico di Putin in Occidente, che definisce D’Amico “segretario per le relazioni estere della Lega”.

Il “consigliere per l’attività strategiche” c’è sempre, anche quando Matteo arriva al governo. Tanto che il 15 e il 16 luglio 2018 lo accompagna nel primo viaggio da vicepresidente del Consiglio nella capitale russa. Anche in questa occasione con l’onnipresente Gianluca.

A dare una scorsa al suo profilo Facebook si apprende che l’assessore era anche nella delegazione che a nome dell’allora Lega Nord si era recata a Mosca tra il 10 e il 15 ottobre 2014. A confermarlo è il sito di informazione geopolitica International Affairs, che pubblica una foto della comitiva in gita alla Piazza Rossa (in cui si distinguono Alessandro Morelli, Paolo Grimoldi e l’immancabile Savoini) e al quale il leader rilascia un’intervista in cui definisce D’Amico e Savoini “i miei rappresentanti ufficiali“. Fondamentali nel tessere le relazioni che qualche ora dopo il rientro, 17 a Milano, a margine del vertice Asem, lo porteranno a incontrare per una ventina di minuti anche lo zar in persona.

Non passano due mesi che i due sono di nuovo a Mosca. Paolo Grimoldi ha appena creato alla Camera dei Deputati l’associazione Amici di Putin e l’8 dicembre 2014 il trio Salvini-D’Amico-Savoini fa un blitz nella capitale russa per presentarlo ai referenti in loco. Una fotografia li immortala tutti e tre insieme all’italo-russa Irina Osipova, candidata al consiglio comunale di Roma con Fratelli d’Italia nel 2016, e l’assessore non perde occasione per postare un paio di scatti su Facebook.

(Foto pubblicata su Fb dall’associazione “Lombardia-Russia” il 18 ottobre 2018)

C’è poi un sesto episodio, su cui però manca la certezza. Il 18 ottobre 2018 l’associazione Lombardia-Russia pubblica su Fb una foto che ritrae D’Amico e Savoini. In quella successiva Salvini è in compagnia di due belle ragazze bionde sullo sfondo dello stemma di Confindustria Russia, che aveva organizzato il convegno in onore del vicepremier al Lotte Hotel. E in diverse altre foto compare Savoini che assiste al discorso di Salvini. Lo sfondo è in tutti gli scatti il legno che ricopre le pareti dell’hotel e Savoini è vestito in tutti allo stesso modo. Il 18 ottobre è il giorno dell’incontro in cui il presidente dell’associazione parla del presunto finanziamento da 65 milioni di euro con i tre emissari russi. Incontro per il quale ora è indagato dalla procura di Milano per corruzione internazionale.

Twitter: @marco_pasciuti

m.pasciuti@ilfattoquotidiano.it

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