Gli attraversamenti pedonali a pulsante potrebbero presto finire nel dimenticatoio. Parliamo dei semafori con il pulsante per attivare la richiesta del “verde” per i pedoni. Non c’è nulla da obiettare sulla facilità d’uso di questo vecchio metodo, ma i ricercatori dell’Istitute of Computer Graphics and Vision di Graz, in Austria, hanno deciso che è ora di traghettare gli attraversamenti pedonali nel 21° secolo.

Il motivo è la necessità, sempre crescente, di ottimizzare il flusso del traffico, migliorare la sicurezza dei pedoni e semplificare la vita a tutti. L’idea è di installare una telecamera al posto del pulsante di chiamata pedonale. La telecamera rileva la presenza di pedoni in attesa, e in funzione di quanti sono, regola il tempo di interruzione del traffico. Se il gruppo in attesa è numeroso, o se le persone camminano lentamente, il verde pedonale durerà di più. Se sono poche e veloci, durerà meno.

Per capire da dove nasce l’idea, si pensi alle grandi metropoli come New York e Tokyo, dove nelle ore di punta ci sono decine di persone in attesa di poter attraversare le strade. Smaltire velocemente l’assembramento migliora la sicurezza dei pedoni. Nelle ore di minore affollamento, quando ad attraversare sono solo un paio di persone, le auto non dovranno stare ferme inutilmente.

Foto: Depositphotos

 

L’installazione è piuttosto semplice, perché basta montare una videocamera in cima al semaforo, direzionandola in modo da monitorare lo spazio in cui i pedoni aspettano di attraversare. Mediante l’apposito software di controllo, “richiede un paio di secondi per rilevare con certezza l’intenzione [del pedone] di attraversare” spiega il ricercatore Horst Possegger. Inoltre, sembra che il sistema funzioni molto più rapidamente dei pulsanti fisici di chiamata.

Sul fronte della privacy, gli ideatori assicurano che non ci saranno problemi perché i dati verranno usati solo in locale e temporaneamente per attivare il semaforo pedonale, non verranno archiviati da nessuna parte. L’idea è piaciuta a tal punto in Austria che le sperimentazioni partiranno nel 2020 a Vienna, su un numero selezionato di semafori. Se si rivelerà un successo l’esperimento si amplierà ad altre zone.

In prospettiva, non si vedranno più scene esilaranti come pedoni che premono a raffica il pulsante nell’errata convinzione che così facendo il traffico si fermi più rapidamente, o equilibrismi vari per selezionare il bottone nonostante le borse della spesa caricate sulle braccia. Dovranno trovare altro da fare anche i burloni che schiacciano il pulsante solo per il gusto di bloccare il traffico, senza l’intenzione di attraversare. Il progresso talvolta è una vera noia.

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