“Se voteremo la nuova legge sul conflitto di interessi come ci chiede il M5s? Porteremo avanti tutto quello che c’è nel contratto di governo, quindi anche quello”. Così taglia corto il sottosegretario leghista al Lavoro Claudio Durigon, presente come il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio al Forum delle associazioni familiari a Roma. Ma se le tensioni nel governo continuano su più fronti, a provocare, invece, è la forzista Mara Carfagna, attaccando il M5s: “Nessun problema a discuterne, a patto che intervenga anche nel rapporto tra la piattaforma Rousseau e il M5S“, ha rivendicato. “Ci sono tanti conflitti di interessi – ha precisato la deputata azzurra, a margine del convegno – che fanno male al Paese. Ci piacerebbe sapere come viene gestita la piattaforma che detta l’agenda politica del principale partito di governo, quali interessi ha, da chi viene finanziata, da chi viene sponsorizzato e perché”, ha attaccato.”Comunque siamo disponibili al confronto. Ma riteniamo che le priorità per i cittadini siano altre: sbloccare cantieri, far ripartire le opere pubbliche, creare occupazione, crescita e sviluppo. Di Maio e Salvini non fanno altro che che litigare tutti i giorni per conquistare consensi elettorali”, ha concluso Carfagna. La stessa che sui presunti contatti tra leghisti e berlusconiani taglia corto: “Telefonate dal Carroccio per tornare con noi? Non mi risultano, ma sicuramente la base leghista è in grande fermento, profondamente insoddisfatta perché questa alleanza di governo è un’alleanza di governo dannosa per il paese e tira fuori il peggio dalla Lega”.
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