Caro Fusaro, grazie per averci fatto notare il video in cui Fubini confessa qualche censura, sul Corriere, di notizie “scomode” sulla crisi: triste, certamente. In realtà c’erano già state molte confessioni del genere (Amato, Monti, Junker). E la verità sulla crisi greca (e dell’Eurozona) era nota da tempo a chi s’abbevera a fonti diverse. Ma è interessante notare come le diverse testate tentino di “segmentare” i lettori. Però anche il tuo commento non è proprio candido.

Non è vero che “la Ue è un immenso campo di concentramento finanziario”, semmai lo è l’Eurozona. Difatti Danimarca UK Svezia Croazia Polonia e altri paesi della Ue – avendo conservato la sovranità monetaria – non subiscono alcuna “dittatura finanziaria” da parte degli spread o dell’Ue, né registrano impennate della mortalità infantile, come in Grecia, o altre catastrofi economiche. Inoltre votano ed escono facilmente dall’Ue, se vogliono. Scambiando l’Eurozona con l’Ue, attribuisci i problemi causati dall’euro, erroneamente, alle “politiche fondative della Ue”. Portando acqua al mulino del sovranismo, confondi i lettori.

Inoltre scrivi: “la democrazia oggi è assente (il Parlamento della Ue ha un ruolo coreografico)”. Ma in tal modo (proprio come gli pseudo-europeisti) sottovaluti gravemente il problema. Difatti i governi europei (che prendono tutte le decisioni importanti, incluso nel 2015 di martirizzare la Grecia) sono democratici. Se il Parlamento Ue contasse di più prenderebbe le stesse decisioni. Vorresti che il Parlamento Europeo contasse di più? Allora – forse inconsapevolmente – sostieni il progetto degli Stati Uniti d’Europa, il federalismo, che altrove denunci con molta foga. In realtà, il problema dell’insufficienza di democrazia nell’Ue non ha origine nella debolezza dei poteri del Parlamento Ue, ma nell’assenza di limiti costituzionali e contropoteri (checks and balances) ai poteri della maggioranza. La quale, tramite la Bce, è in grado di punire, premiare, aiutare, ignorare, ricattare, condizionare in modo radicale ogni paese dell’Euro; e di trasformare un eventuale (tentativo di) uscita dall’Euro (dall’Ue) in un incubo.

Mi spiace per le tue teorie ma, con il dramma della Grecia, il “turbocapitalismo finanziario” e la “globalizzazione” c’entrano poco o nulla. Difatti l’Ue ha tentato di trasformare anche la Brexit in un incubo per il Regno Unito (sempre con la stessa logica “greca”: punirne uno per educarne cento), ma con poco successo. Non per le dimensioni dell’UK: qualsiasi paese anche grande può subire una crisi finanziaria (persino gli Usa). Ma perché, se un paese ha la sovranità monetaria, l’Ue non ha poteri esorbitanti per interferire; ha dei poteri limitati ed equilibrati.

Il radicalismo sovranista e anti-globalista è legittimo. E tuttavia, esso non rende un buon servizio agli avversari del liberismo illiberale dell’Ue. Il quale andrebbe denunciato per quello che è: una dottrina estremista, in economia, negli assetti costituzionali e sociali. E battuto con toni, argomenti, proposte e posizioni moderate. Non fanno parte di queste ultime le posizioni che, per denunciare i gravi mali dell’Ue, ne ignorano anche i benefici da preservare.

Cordialmente,

Piergiorgio Gawronski

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