Parte la fase due del reddito di cittadinanza. Dopo le 806mila domande presentate al 7 aprile, sono arrivati i messaggi di avviso da parte dell’Inps ai beneficiari della misura: circa 488mila quelli che hanno avuto luce verde. Il presidente dell’Anpal Domenico Parisi, intervistato dal Sole 24 Ore, spiega che “da oggi ci saranno le prime erogazioni della card con i soldi già accreditati”. Intanto è stato pubblicato sul sito dell’Agenzia (a questo link) il bando per la selezione dei 3mila navigator, che, scrive Il Sole, avranno un contratto di collaborazione fino al 30 aprile 2021 con una retribuzione di 27.388 euro lordi annui più 300 euro per il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio. Secondo Parisi “saranno operativi entro giugno”.

I requisiti sono la cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione Europea o il regolare permesso di soggiorno per lavoro, il godimento dei diritti civili e politici anche nello stato di appartenenza e provenienza, l’assenza di condanne penali, di procedimenti penali in corso, interdizione o altre misure che escludono la costituzione del rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni e l’assenza di condanne “anche se con sentenza non passata in giudicato” per reati di mafia, di terrorismo, di narcotraffico, di violenza sessuale, malversazione, truffa, frode, concussionecorruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, istigazione alla corruzione, peculato, turbata libertà dell’industria o del commercio, ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio. E’ richiesta poi la laurea magistrale in economia, scienze politiche, sociologia, psicologiagiurisprudenza e scienze pedagogiche o una laurea secondo il “vecchio ordinamento” nelle stesse discipline, o altra laurea equiparata o equipollente.

Test con 100 domande a risposta multipla – Per presentare la candidatura è necessario essere in possesso di un Pin Inps o delle credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure Cns (Carta Nazionale dei Servizi). La presentazione on line della domanda è l’unica modalità prevista per partecipare alla selezione. Le candidature possono essere inviate entro e non oltre le ore 12 dell’8 maggio 2019. La prova di selezione consiste in un test con domanda a risposta multipla costituito da 100 domande: 10 quesiti di cultura generale, 10 quesiti psicoattitudinali, 10 quesiti di logica, 10 quesiti di informatica, 10 quesiti sui modelli e strumenti di intervento di politica del lavoro, 10 quesiti  sul reddito di cittadinanza, 10 quesiti sulla disciplina dei contratti di lavoro, 10 quesiti sul sistema di istruzione e formazione, 10 quesiti sulla regolamentazione del mercato del lavoro, 10 quesiti di economia aziendale. Il tempo complessivo a disposizione è di 100 minuti. Vista la necessità di svolgere più sessioni d’esame, “saranno predisposte prove d’esame distinte ed equivalenti per ciascuna sessione. Le domande che compongono le prove saranno estratte da un archivio di quesiti predisposti da un soggetto qualificato appositamente incaricato”.

Campania, Sicilia e Lombardia prime per assunzioni di navigator – Con le Regioni l’accordo finale sul’assunzione dei navigator è stato trovato ieri, dopo l’intesa di marzo che ha dimezzato le assunzioni e ristretto l’ambito di attività ad “azioni di assistenza tecnica” ai centri per l’impiegoParisi al Sole dice che “non si occuperanno di front desk o pratiche burocratiche. Dovranno utilizzare le tecniche di case management per definire il piano personalizzato rivolto al disoccupato, per rispondere meglio alle sue esigenze al fine di un rapido inserimento occupazionale”. Nel piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive altri 3.000 operatori saranno selezionati in una seconda fase dagli enti locali. Le 6mila nuove unità si aggiungono alle 4mila già previste dalla legge di Bilancio e ai 1.600 precari per i quali la stabilizzazione era stata promessa nel dicembre 2017. La ripartizione dei primi 3mila vede al terzo posto la Lombardia (329), preceduta da Sicilia (429) e Campania (471). Seguono Lazio (273), Puglia (248), Piemonte (176), Calabria (170), Emilia Romagna (165), Toscana (152), Veneto (142), Sardegna (121), Liguria (66), Marche (55), Abruzzo (54), Friuli Venezia Giulia (46), Umbria (33), Basilicata (31), Molise (13), Valle d’Aosta (6).

Il 62% delle 488mila domande accolte è stato presentato da abitanti del Sud – Intanto l’Inps ha fatto sapere che a fronte di oltre 806mila richieste, le prime le prime 681.736 istanze (85%) sono state elaborate, 488.337 (72%) accolte, 186.971 (27%) respinte e 6.428 istanze (1%) sottoposte a una ulteriore attività istruttoria. Le ulteriori 80mila sono domande presentate insieme al modello Rdc/Com per comunicare la variazione di redditi da attività lavorativa rispetto all’Isee. L’Inps stima una percentuale di accoglimento delle istanze pari al 75%: rispetto ai 5,6 miliardi stanziati per il 2019 potrebbe spuntare così un risparmio di oltre 800 milioni. Il 62% delle domande accolte, 303mila, è stato presentato da abitanti delle regioni del Sud: 90.177 card saranno consegnate a cittadini residenti in Campania mentre la seconda regione per numerosità di domande accolte è la Sicilia con 87.775. Napoli è la città con più domande accolte (52.717) e supera da sola le regioni Lombardia (37.152) e Veneto (13.266). Nel Lazio sono state accolte 44.705 domande di cui oltre 30.174 a Roma seguita dalla Puglia (44.316) e dalla Lombardia (37.152, poco più di 15.000 delle quali a Milano). La regione nella quale al momento circoleranno meno card di beneficiari del reddito di cittadinanza è la Val d’Aosta (522) mentre la provincia con meno domande accolte è Bolzano con 132 persone che avranno la card del Rdc. In Calabria sono state accolte 35.997 domande di reddito, quasi 13.000 delle quali a Cosenza. In Piemonte le domande accolte sono state 26.901, 16.221 delle quali a Torino.

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