“Dobbiamo assolutamente andare avanti nel progetto di costruzione europeo“. A rivendicarlo l’ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi, nel corso di una ‘lectio magistralis‘ sull’Europa tenuta al Cnel a Roma. “Il risveglio del sentimento europeo oggi è venuto per due fatti negativi. Il primo è la Brexit, un dramma tale, con un’incapacità di gestirla tale che nessuno vorrà più uscire dall’Ue. E il cambiamento degli Stati Uniti nei confronti dell’Europa, perché Trump la considera un concorrente e un avversario”, ha spiegato l’ex premier. “Questo è un risveglio europeo per costrizione ma guai a non interpretarlo”, ha aggiunto. Per questo motivo secondo Prodi, “andare avanti è indispensabile, complicato ma urgente, perché il mondo è cambiato”. E ancora, in merito all’avanzata delle destre sovraniste (e delle forze populiste), riunite a Milano dal leader della Lega Matteo Salvini: “L’assurdo è che gli obiettivi che i sovranisti si pongono si possono raggiungere solo insieme, solo se si è filoeuropei. L’Europa è l’unica ad aver garantito welfare per tutti i cittadini”. E ancora: “Se uno dice l’Europa delle nazioni vuol dire che non c’è l’Europa. Bisogna mettere assieme tutte le competenze necessarie per sopravvivere nel mondo”. In merito alla risposta dei progressisti, Pd compreso, Prodi ha preso tempo: “Aspettiamo che si entri in campagna elettorale, ancora nessuno ha fatto proposte. Ma servono perché la diffusione del populismo è legato alla lontananza delle istituzioni europee dai cittadini”, ha concluso.
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