Così come cambiano le forme di mobilità, cambiano anche le modalità di utilizzo dei veicoli. Sempre più italiani, infatti, sembrano preferire il noleggio a lungo termine di un’auto anziché affrontare una spesa ingente e talvolta anche incerta: i numeri raccolti da ANIASA, l’associazione di Confindustria che rappresenta i servizi di mobilità, parlano di 40 mila automobilisti che ad oggi scelgono la formula del noleggio a lungo termine. Un numero destinato ad aumentare entro la fine del 2019, quando si stima potranno essere già 50 mila.

“Costo fisso e pacchetti ‘all inclusive’ stanno determinando il successo della formula”, evidenzia Massimiliano Archiapatti – Presidente ANIASA, “A parità di modello e di percorrenza, stimiamo una convenienza media del 15% rispetto alla proprietà, senza contare altri vantaggi, come non immobilizzare l’intero capitale per l’acquisto o il tempo risparmiato per la “burocrazia dell’auto” (bollo, assicurazione, manutenzione, eventuali multe o incidenti). E si evitano le complicazioni e illusioni collegate alla vendita dell’usato”.

Già, perché se l’acquisto di un’auto prevede in media un esborso iniziale di 15 mila euro, comprensivo di iva, sconti al 10%, immatricolazione e optional casa, per il noleggio a lungo termine di 36 mesi si preventiva una spesa di 10.600 euro, anticipo incluso. Il veicolo di proprietà, in più, comporta anche le spese di gestione (tassa annuale, Rc auto, manutenzione ordinaria e soccorso stradale), per le quali si calcolano in media 4 mila euro: al netto di tutto, l’acquisto di un’auto fa spendere, in 36 mesi, 2.100 euro in più rispetto a un contratto di acquisto in leasing della stessa durata.

Il costo mensile di un’auto “in affitto” può variare da 240 euro (iva compresa) per una city car a 300 euro circa per una monovolume, e generalmente la durata di un contratto va dai 24 ai 48 mesi. Chiaramente l’opzione del noleggio a lungo termine è vantaggiosa, da un punto di vista economico, per quanti si trovano a percorrere tra i 10 mila e i 25 mila chilometri all’anno, mentre chi è abituato ai brevi spostamenti potrebbe trovare una valida alternativa nelle formule di mobilità condivisa, come il car sharing.

A scegliere queste nuove forme di acquisto, secondo l’indagine condotta dalla società Bain&Company, è per il 52% dei casi un uomo di giovane età, più informato e benestante rispetto a chi decide di avere un’auto di proprietà. Non solo, il cliente tipo è piuttosto attento ai temi di mobilità sostenibile, propenso all’elettrico e spesso un lavoratore pendolare, che intende noleggiare un’auto a lungo termine per avere un’alternativa al primo veicolo di famiglia.

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