Nel giorno del bilaterale tra Italia e Cina a Villa Madama a Roma, con la presenza del presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping e del premier italiano Giuseppe Conte, è stato il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio a rivendicare: “Solo gli accordi firmati qui oggi in sostanza valgono 2,5 miliardi di euro. Accordi che hanno un potenziale di 20 miliardi di euro”.  “Irritazione da parte di Francia e Germania e rischi di ripercussioni da parte di Macron sul caso Tav? Io non parlerei di posizione franco-tedesca, le due posizioni hanno sfumature diverse – ha replicato Di Maio al Fatto.it – È chiaro che l’Italia è arrivata prima sulla Via della Seta e quindi altri Paesi Ue hanno delle loro posizioni critiche, ne hanno tutto il diritto. Nessuno vuole scavalcare i nostri partner Ue ma, come qualcuno diceva America First, noi nelle relazioni commerciali diciamo Italy First”, ha rivendicato.  E sulle critiche da parte dell’alleato leghista di governo, il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, Di Maio ha tagliato corto: “Ha diritto di parlare, ma io penso ai fatti come ministro dello Sviluppo economico”.
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