di Derek

Oggi si vota su Rousseau per decidere se far processare Salvini. Sì, No, Boh… ancora non ho capito come è posto il quesito, ma la risposta è semplice. Ed è “Sì, facciamo processare Salvini” (quindi forse dovrò votare No). Perché? Sono più di dieci anni che ci battiamo contro l’immunità quindi solo questo sarebbe un motivo valido; pura e semplice coerenza. Abbiamo criticato la qualunque per mancanza di coerenza e poi facciamo lo stesso? Se poi la richiesta di autorizzazione dovesse arrivare anche nei confronti di Conte, Di Maio e Toninelli dovremo essere coerenti e farli giudicare. Se davvero si è agito nell’interesse di tutti non ci saranno problemi.

Ma il problema non è solo questo. Io non sopporto più Salvini e davvero non so come facciate a sopportarlo voi. E quando dico voi parlo a quelli come me che seguono il M5s da prima della nascita, dalla piazza piena di Bologna a quella di Torino, dalle firme per il Parlamento pulito alla difesa dell’acqua pubblica.

Le ultime elezioni regionali hanno dimostrato quello che già si sapeva. Alle elezioni stravince la destra che si aggrega intorno a Salvini. Non è una novità, è da diversi mesi che il quadro appare chiaro. Siamo quindi difronte a un bivio cari amici pentastellati.

Possiamo continuare in questo modo: si arriverà alle Europee dove scenderanno ancora i consensi nostri e della sinistra e il socio con il guardaroba pieno di giubbotti spopolerà ulteriormente. A quel punto però io penso che vorrà passare definitivamente all’incasso, imponendo un forte cambiamento a suo favore del programma di governo o, in alternativa, facendo cadere il governo stesso cercando di andare a elezioni il prima possibile. Quindi o programma leghista o governo di destra. È questo quello che volete? Io spero di no.

Amici grillini, è stato faticoso fino ad ora digerire le “scorribande” mediatiche e non solo di Salvini tanto che alcune volte i nostri leader si sono maldestramente sentiti di doverlo rincorrere sul suo terreno, quello del tweet a ogni costo sulla qualunque (persino Sanremo!), davvero dobbiamo buttare via questa occasione in cui siamo al governo regalando campo e palla al “socio”? Sarebbe un suicidio.

Però ora vorrei dire due cose anche a quelli bravi, ovviamente agli amici rancorosi di sinistra. Quelli che qualunque cosa va bene per attaccare i 5 stelle, anche se fanno cose sensate e spesso da loro promesse in passato, come per esempio una legge anticorruzione, una legge per ridurre i parlamentari, iniziative per tutelare il lavoro e chi un lavoro non ce l’ha. Ecco carissimi amici di sinistra, in questi mesi avete puntato il fuoco quasi esclusivamente sui pentastellati, tanto che mi sembra quasi di sentire ancora una sorta di gemito orgasmico (confessatelo dai) per la sconfitta abruzzese, ma lo scenario futuro è un governo di destra che in caso di elezioni potrebbe avere numeri da paura. Vi piace davvero? Non voglio crederci.

Ecco allora che vi propongo uno scenario cinico, impensabile forse, ma probabilmente l’unico possibile antagonista all’ascesa della nuova destra. Chiudiamo da ora, prima delle Europee (perse in ogni caso), questo governo – e iniziamo facendo processare Salvini – e facciamone uno giallo-rosso (se un po’ di rosso è rimasto nella sinistra) prima che sia troppo tardi. Un governo che ora come ora avrebbe bei numeri. Avete elementi su cui potete lavorare insieme, concentratevi su quelli e fate di necessità virtù. Sfruttate i prossimi due o tre anni per fare quelle cose che servono alla gente e ogni volta che troverete da discutere e litigare pensate che se fallite governerà la Destra, quella con la D maiuscola.

Lo so che quello che propongo è impossibile, a sinistra siete troppo permalosi e noi grillini pecchiamo di ingiustificata sicumera. E quindi, con buona pace di tutti, torneremo presto a fare sana e chiassosa, ma del tutto ininfluente, opposizione. Nel frattempo io però voto Sì, No, boh…

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