In occasione delle Celebrazioni per la Giornata della Memoria vado a riprendere le parole di una straordinaria persona che ha cambiato il mio modo di pensare: il pastore luterano Dietrich Bonhoeffer ucciso dai nazisti nel lager di Flossenburg. Una mente e una sensibilità cui, ancora oggi, tutti noi dobbiamo qualcosa.

Bonhoeffer ci ricorda che i malvagi sono astuti e arrivano sempre travestiti da bene, dicono di operare per il bene, parlano di necessità storica e sociale e soprattutto sono abili a mettere i poveri contro i poveri. I malvagi cercano di isolarci e di renderci insicuri. Ci fanno paurosi di tutto e di tutti suggerendoci di non fidarci di nessuno. A ben guardare, però, si capisce che non sono i malvagi il nemico più insidioso, perché gli stupidi lo sono ancora di più. Contro il male è possibile protestare, lottare, ma contro la stupidità? Non ci sono difese. Motivare, spiegare non serve a niente. La stupidità vive di pregiudizi e alla ragionevolezza e ai fatti si oppone, non crede, si mostra scettica.

Quanti stupidi hanno partorito Hitler. Mai un dubbio, sempre e solo la certezza del pregiudizio. Quanti tentativi di argomentare sono andati a vuoto. Però la stupidità non è un difetto di intelligenza, ma di umanità. Lo stupido non sa essere umano. Tuttavia non si nasce stupidi, ma si è resi stupidi. Per essere più precisi ci si lascia rendere stupidi.

Quando ci lasciamo affascinare dall’ostentazione di forza, di denaro, di potere, perdiamo la nostra indipendenza e portiamo avanti, come fossero nostre, le idee del potente che ci domina. Gli stupidi si lasciano trasformare in strumenti senza volontà che parlano per slogan e che sono purtroppo capaci di qualunque malvagità, proprio perché incapaci di riconoscerla tale.

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