“Da sindaco di Accumoli posso garantire che qui non abbiamo 2mila cantieri ma tre e tutti privati”. Il primo cittadino Stefano Petrucci non usa giri di parole: “L’onorevole Rosato dà i numeri, forse ha preso i dati dei comuni di tutto il cratere, francamente non so. Ma quella uscita in diretta tv è suonata come l’ennesima presa in giro da parte di chi meglio d’altri dovrebbe conoscere la situazione, almeno meglio di chi si incontra per strada”. Petrucci, al telefono col fattoquotidiano.it, si unisce così ai concittadini della cittadina laziale colpita dal sisma del 2016 che da mercoledì sera riversano il loro sdegno all’indirizzo del vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, reo di aver difeso in tv l’operato del precedente governo Pd con numeri campati in aria.

Rosato era ospite della trasmissione “Stasera Italia” dedicata alla ricostruzione post sisma. In collegamento alcuni residenti che denunciano lo “stato d’abbandono” in cui versano case e famiglie nonostante promesse e impegni assunti sin dal precedente governo e mai mantenuti. Rosato è stizzito e risponde alle polemiche, numeri alla mano: “Solo ad Accumoli – scandisce leggendo alcuni fogli – ci sono 2mila cantieri aperti e 402 immobili privati già ricostruiti, nei quali sono tornate le famiglie”. Solo che i numeri non sono certo quelli di Accumoli e lasciano i residenti del cratere con l’amaro in bocca. Stridono per giunta con i dati in possesso dei comitati civici nati subito dopo il sisma, che dichiarano: “Solo il 10% delle pratiche per la ricostruzione sono state approvate”.

“Qui non c’è ricostruzione, qui non ci sono case ma solo bungalow. Qui non c’è lavoro, qui gli anziani vivono isolati dentro casa senza neppure una linea telefonica fissa. Rosato venga a prendersi un caffè da noi. Ma ben coperto, qui le temperature arrivano a -12. E purtroppo rischia di stare senza riscaldamento visto che a causa del freddo i boiler si bloccano e di camini… non ne abbiamo”, dichiarano Sabrina Fantauzzi e Rita Marocchi del Comitato Illica Vive commentando l’epic fail del vicepresidente di Montecitorio. “Siamo sinceramente tramortite. Informiamo Rosato che i fogli che leggeva in trasmissione contengono falsità”. Sulla bacheca del deputato Pd fioccano reazioni indignate: “Quando parla dei terremotati in televisione si rende conto che la sentono dire eresie?”. Rosato non replica sul punto, non chiede scusa, al cellulare non risponde.

Composta, ma non meno ferma, la reazione del sindaco Petrucci, al terzo mandato in scadenza a maggio. “Rosato è caduto sui numeri, un lapsus diciamo. Lo scivolone è però indice della poca cura di chi, promettendo di aiutarci, ci ha poi lasciati soli spingendoci verso il baratro”. Pur avendo patito danni enormi, Accumoli è rimasta a lungo in ombra rispetto ad altri comuni e lo stallo in cui si trova da tempo sta compromettendo il tentativo di arginare lo spirito di resa tra gli abitanti. Questa la fotografia della situazione. “Sono tornate qui circa 200 famiglie in case provvisorie, le agibilità si contano sulle dita di una mano, cinque o sei di qualche azienda agricola realizzata recentemente”.

E la ricostruzione? “Sono stai rilasciati tre decreti della ricostruzione privata, lo sgombero macerie è al 60-70% ma le attività propedeutiche alla ricostruzione si devono cominciare da zero”. L’incaglio è tra norme e fondi, e questo sarà oggetto del confronto con il neodelegato alla ricostruzione Vito Crimi che lunedì sarà in visita nel comune reatino. “La speranza è che almeno lui ci ascolti. Da 15 mesi abbiamo finanziati circa 35 milioni di opere pubbliche formalmente impegnati dal precedente governo ma nulla si muove, ma se non ci sarà uno snellimento normativo non saranno mai spesi. Chiaro poi che se il vicepresidente della Camera va in tv a dire che tutto va a gonfie vele la ricostruzione di Accumoli sarà difficile”.

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