Intervenuto all’inaugurazione del ‘Parco della Giustizia‘ nel quartiere della Romanina della Capitale, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, detta i paletti sulla prescrizione alla Lega di Matteo Salvini: “L’emendamento M5S pone una prescrizione che si interrompe dopo il primo grado, chiaramente se arrivano proposte di miglioramento noi siamo pronti a valutarle come abbiamo sempre fatto – ha aggiunto – è chiaro però che ci deve essere un elemento fondamentale che quell’emendamento contiene: dopo il primo grado di giudizio lo Stato italiano non di può permettere di dire ai cittadini che c’è una giustizia che scade. Chi sbaglia deve pagare“.

Il ministro si dice convinto che la riforma della prescrizione possa avvenire attraverso emendamenti al DDL anticorruzione: “La prescrizione, in Italia, è fortemente legata alla corruzione. Ovviamente è legata anche ad altri reati”. Quindi la scelta di presentare un emendamento sul tema “è giusta – ed aggiunge – la prescrizione così come viene applicata in Italia esiste solo in Grecia: non e’ ammissibile. Gli altri paesi, quando gli raccontiamo come funziona la prescrizione da noi, scoppiano a ridere e questa cosa non è più accettabile”.

Bonafede smentisce che la durata dei processi sia legata allo stop della prescrizione che il M5S vorrebbe dopo il primo grado di giudizio e sottolinea: “Il governo è impegnato a migliorare l’organizzazione del processo penale per farlo durare poco”. La ministro Giulia Bongiorno dice che lo stop della prescrizione è una bomba sui processi? “E’ un’opinione autorevole di un ministro autorevole con cui sto lavorando benissimo proprio per avere nuovo personale nella giustizia. E’ un’opinione personale che io rispetto ma non condivido ma che comunque prende in considerazione il sistema giustizia adesso” conclude Bonafede

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