La riforma della prescrizione non lo convince ma al governo da un voto alto: 7 su 10. Raffaele Cantone esprime un giudizio positivo sull’esecutivo guidato dal M5s e la Lega. “Ho un discreto rapporto con molti componenti del governo: con il presidente Conte, con i ministri Salvini, Bonafede, Toninelli. Credo che abbiamo sempre avuto rapporti istituzionali corretti con tutti, un rapporto dialettico e di correttezza con questo governo come con quello Gentiloni. In un voto da 0 a 10, darei 7: un voto più alto non sarebbe positivo perché siamo un’autorità di controllo”, ha detto il presidente dell’Anticorruzione, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. “Io credo che questo governo duri almeno fino alle europee, poi dopo non saprei ma non sono un esperto di politica”, ha aggiunto l’ex magistrato anti camorra.

Che poi ha espresso perplessità sulla riforma della prescrizione, attualmente oggetto di una delicata trattativa tra le due forze di governo. “Io starei molto attento a mettere in discussione il principio della prescrizione, non si possono tenere aperti i processi oltre tempi ragionevoli. La soluzione non mi convince ma va riconosciuto al ministro di aver posto un tema importante, perché i processi che finiscono in prescrizione sono troppi“, dice Cantone. Il ministro citato è il guardasigilli Alfonso Bonafede, che vorrebbe bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio.”Intervenire sulla prescrizione senza intervenire sui meccanismi della giustizia – spiega Cantone – è inutile se non addirittura ipocrita, perché scarica un ulteriore peso sulla magistratura”.

Quanto al dl Sicurezza, “è complesso e con grandi sfaccettature. È riduttivo pensare che l’immigrazione sia solo un problema di sicurezza, ma sicuramente ha anche degli aspetti che la riguardano”, sostiene Cantone. “Noi come Anac – ha aggiunto – abbiamo fatto un lavoro molto proficuo con il ministero dell’Interno sul come fare i bandi – soprattutto per i piccoli centri di accoglienza – che porterà ad una razionalizzazione e quindi ad un risparmio, anche se non è nostra competenza il lato economico. Ci sono grandi ruberie sull’accoglienza, quindi questo provvedimento andrà a vantaggio dei richiedenti asilo, per assicurarsi che i servizi siano realmente erogati”.

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