“Sono furiosa, dopo tutto quello che ho fatto per lui”. A parlare, dopo essere stata dipinta come una “strega”, è la suocera di Salvatore Mannino, l’imprenditore “smemorato” di Lajatico scomparso a settembre e ritrovato in Scozia. Il 52enne solo pochi giorni fa aveva confessato di aver architettato tutta questa messinscena proprio per riaffermare il suo ruolo in casa, “rubato”, a suo dire, dalla madre della moglie. Un genero “ingrato”, secondo Sandra Bocelli, che ad alcuni amici di famiglia avrebbe raccontato di aver investito tutti i suoi risparmi proprio per aiutarlo, regalandogli 280mila euro per contribuire a comprare l’azienda e la casa. A riportarlo è il Daily Mail, il tabloid inglese che per la strana storia ha inviato un reporter nel paesino in provincia di Pisa.

La 75enne è convinta di non essere il motivo della fuga. “Non so cosa l’abbia spinto a farlo. Mia figlia e i miei nipoti sono le vere vittime. Io sono a posto con la coscienza”, ha detto la signora che spera in una separazione dei due coniugi. “Rispetterò qualsiasi decisione di mia figlia. Ma se deciderà di riprendersi Salvo, io me ne andrò“.

Mannino, intanto, è ancora ricoverato nel reparto di psichiatria del Policlinico di Pisa dove è stato portato il 23 ottobre dopo essere rientrato in Italia apparentemente privo di memoria. Proprio ai medici l’imprenditore pochi giorni fa ha confessato la farsa messa in piedi per allontanarsi dalla “fastidiosa” suocera.

Anche l’avvocato della famiglia, Ivo Gronchi ha parlato con il Daily Mail. “Sandra può essere un po’ ‘grinch’ a volte, ma ha dato tutto ai suoi familiari. Aveva degli appartamenti a Pisa e amava andare a teatro ma quando Francesca (la moglie di Mannino ndr.) è rimasta incinta del quarto figlio, si è trasferita da loro per aiutarla”, ha spiegato il legale che ha poi sottolineato le somiglianze caratteriali tra genero e suocera.

“Salvo non era mai a casa – ha svelato il cugino, Antonio Falossi, al Corriere della Sera – Si alzava ogni giorno alle 5 del mattino per aprire il centro commerciale, a 80 chilometri di distanza, e tornava la sera tardi: lavorava sempre, chiudeva solo 5 giorni l’anno”. Poi le cose sono peggiorate quando Mannino ha deciso di aprire la cooperativa di servizi sanitari, la 4Service, passando più tempo in casa. “Si piazzava sul divano a guardare la tv, e così con Sandra hanno iniziato a discutere, soprattutto sull’educazione dei bambini”, ha spiegato ancora Gronchi che ha poi evidenziato le condizioni attuali di moglie e figli dell’imprenditore. “Nessuno riesce a ancora a credere a quello che è successo – ha ammesso l’avvocato – La figlia maggiore Marta ha detto che non vuole più vederlo, ma in questo momento sono tutti molto confusi: le loro emozioni passano continuamente dalla felicità, alla rabbia, alla tristezza”.

Una volta uscito dall’ospedale Mannino non dovrà affrontare solo la propria famiglia, ma anche l’indagine della polizia, iniziata con l’apertura di un fascicolo da parte della procura di Pisa, che l’accusa di aver violato gli obblighi di assistenza familiare.

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