“Nell’attuale manovra il ministro Tria avrebbe tolto 180 milioni di euro destinati proprio alla cura e a, come dire, alle strade di Roma”. Il j’accuse contro il titolare del ministero dell’Economia porta la firma di Virginia Raggi. Ai microfoni di W l’Italia – Oggi e domani, il programma di approfondimento condotto da Gerardo Greco, la sindaca della Capitale attacca: “Penso che se Tria continua in questa direzione non faccia un torto a Virginia Raggi, ma a Roma e a tutti i romani. Mi batterò in parlamento perché questi fondi vengano mantenuti. Erano 60 milioni per il triennio. Alla fine si dice sempre ‘tutti vogliono bene a Roma’, sembra che siano sempre pronti ad aiutarla, poi quando c’è davvero da ‘fare i fatti’, come si dice, i risultati sono questi… li vediamo”. E quando le chiedono se sia arrabbiata con Tria risponde: “Assolutamente. Assolutamente. Spero che ci ripensi e lavorerò per questo”.

A cosa si riferisce la prima cittadina? L’ultima versione della legge di bilancio, quella datata 30 ottobre, bollinata dalla Ragioneria generale dello Stato e approvata dal Quirinale per l’invio alle Camere, non contiene i 180 milioni previsti per riparare le buche che costellano le strade della Capitale. La richiesta era stata avanzata al Mef dal ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, raccogliendo gli auspici del Campidoglio. Si chiedeva “l’erogazione diretta a Roma Capitale di 60 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021”. Ma la norma per il momento è stata rifiutata. E ora il M5S punta a recuperare lavorando sugli emendamenti.

Le opposizioni partono all’attacco: “Dopo il danno la beffa – dichiarano Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio, e Fabrizio Ghera, numero uno di Fdi al consiglio della Regione Lazio –  non solo la Giunta capitolina da oltre due anni non mette in sicurezza il patrimonio viario della Capitale, oltre ai bandi ancora da aggiudicare e i fondi non spesi, ma non sarà nemmeno in grado di programmare interventi più importanti vista l’assenza dei soldi che l’esecutivo di Palazzo Chigi non metterà più a disposizione. Ad oggi manutenzioni zero e per i prossimi anni addio risorse. Anche il governo grillino scarica la sindaca Raggi”.

I nuovi Re di Roma

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