Si è chiusa domenica l’ultima edizione di Ricomincio dai Libri, la fiera del libro di Napoli organizzata da un nutrito gruppo di giovani napoletani amanti del libro. Gli organizzatori stanno facendo crescere anno dopo anno questa manifestazione. Da San Giorgio a Cremano, a Forcella fino al Museo Archeologico di Napoli. Migliaia i visitatori, centinaia di metri di code per vedere le collezioni archeologiche e le collane di libri. Un mix perfetto che ha unito istituzioni, imprenditori della cultura e lettori. Uno scenario da favola, tra statue millenarie.

Partecipo a molte fiere del libro in giro per l’Italia e la location di Ricomincio dai Libri è tra le più interessanti della penisola, se la gioca con l’Orto Botanico di Palermo e i suoi stand in legno per Una marina di libri.

I ragazzi di Ricomincio dai Libri sono cresciuti, la presenza del direttore artistico Lorenzo Marone, noto scrittore, ha portato al Mann personaggi del calibro di Michela Murgia, Diego De Silva, Maurizio De Giovanni, Marco D’Amore, Marco Marsullo e il grandissimo professor Aldo Masullo. Presenti anche le istituzioni col Sindaco Luigi De Magistris, in giro tra gli stand. La logistica è stata perfetta, nessun ingombro. Tempi di montaggio e smontaggio ottimi. L’allestimento, dei desk in plastica, non è stato all’altezza della location. Presenti una trentina di editori, alcuni provenienti anche dalle regioni vicine, il numero soprattutto degli extra regionali dovrà crescere per dar prestigio a questa manifestazione. Mancano all’appello importanti case editrici campane, vedi Spartaco e altre del salernitano. Anche le storiche napoletane hanno disertato: Guida, Rogiosi, Dante&Descartes, Pironti e Cuzzolin. Da apprezzare invece la partecipazione di Polidoro, tra gli organizzatori di Napoli Città Libro, l’altra fiera del libro di Napoli che si è svolta a maggio, che con entusiasmo ha partecipato a Ricomincio dai Libri, senza remore o pregiudizi, godendosi la manifestazione e organizzando anche delle presentazioni.

C’è bisogno di più stand ma è difficile che il Mann permetterà di aumentare lo spazio espositivo. Sono sconcertanti gli atteggiamenti di certi editori che hanno lasciato vuoti i propri stand durante il primo giorno di fiera. Assolutamente da bocciare per il prossimo anno. Il pubblico misto di lettori, turisti e addetti ai lavori ha creato un bel clima, tuttavia a questa edizione erano presenti pochi attori del settore, scarsa la presenza delle librerie della Campania, così come delle agenzie letterarie e delle tipografie. Questo segmento va sicuramente migliorato per dare l’opportunità agli editori con piccoli cataloghi di approfittare delle fiera per creare contatti. Venerdì è stato un giorno di magra, forse non ha senso inaugurare la manifestazione la mattina. Poche scuole presenti per giustificare l’apertura. Le scolaresche vanno preparate, magari adottando editori o scrittori presenti, vanno invogliate con coupon e con sconti, altrimenti diventano mandrie di giovani utili solo a far numero. Spettacolare il manifesto di Ricomincio dai Libri 2018, un vero e proprio poster da appendere in ogni classe, anche se troppo vicino nel disegno e nel senso al manifesto creato dal Salone del Libro di Torino nel 2017.

Quello che mi è meno piaciuto di questa edizione è stata sicuramente la comunicazione. Poca stampa di rilievo presente rispetto a Napoli Città Libro, così come le indicazioni, praticamente nulle all’esterno del museo per accedere alla fiera, forse su indicazione del museo stesso, tanto attento al decoro. Credo sia arrivato il momento per Napoli Città Libro e Ricomincio dai Libri di pensare anche ad una cartellonistica per coinvolgere i meno attenti sui social. 30 minuti per le presentazioni, soprattutto quelle ufficiali sono veramente pochi, mi rendo conto della disponibilità ridotta di spazi, ma si rischia che gli editori propongano solo presentazioni di libri già presentati altrove.

Insomma, se Napoli Città Libro è partita col botto, Ricomincio dai Libri non è stata di certo a guardare, rispondendo a colpo su colpo. Interessante questo dualismo cittadino, da un lato una fiera molto istituzionale, dall’altra più sociale e solidale. Curioso di sapere come andrà a finire. Si fonderanno o Napoli avrà due fiere del libro in 6 mesi? Una cosa è certa Ricomincio dai Libri, con i risultati appena ottenuti, non sarà certo la stampella di Napoli Città Libro, i ragazzi di San Giorgio a Cremano hanno alzato la voce.

Articolo Precedente

Milano, nasce il Teatro bello: l’associazione che unisce lo spettacolo all’impegno sociale

next
Articolo Successivo

Violenze e torture contro chi sogna la libertà. La letteratura di prigionia nel mondo arabo

next