“Tentare di ascoltare i propri vicini, non è solo non amichevole. Ciò ha un nome, si chiama atto di spionaggio“. La ministra francese della Difesa Florence Parly ha denunciato così un tentativo di spionaggio da parte della Russia su un satellite franco-italiano che permette comunicazioni militari criptate. Parly ha parlato in occasione di un intervento consacrato al settore spaziale della difesa e ha precisato che i fatti risalgono al 2017.

Athena-Fidus ruotava tranquillamente intorno al pianeta Terra, un satellite si è avvicinato, vicino, un po’ troppo vicino. Talmente vicino che avremmo davvero potuto credere che voleva captare le nostre comunicazioni”. “Questo satellite dalle grandi orecchie – ha precisato Parly – si chiama Louch-Olymp, satellite russo ben noto a tutti ma un po’ indiscreto. L’abbiamo visto arrivare e abbiamo preso le misure necessarie. Lo sorvegliamo attentamente, del resto, abbiamo visto che continuava attivamente le sue manovre nei mesi seguenti presso altri obiettivi, ma domani, chi ci dice che non ritornerà vicino a uno dei nostri satelliti”.

La ministra ha quindi osservato che “lo spionaggio ed altri atti offensivi non riguardano soltanto gli altri”. “Se non reagiamo siamo in pericolo”, ha avvertito, sottolineando che altre “potenze spaziali molto importanti dispiegano in orbita oggetti intriganti, sperimentano capacità potenzialmente offensive, conducono manovre che non lasciano alcun dubbio sulla loro vocazione aggressiva”. A questo proposito, ha concluso, gruppo di lavoro del ministero di sua competenza dovrà consegnare entro novembre delle proposte per definire una “strategia spaziale di difesa” per la Francia.

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