Elettrodomestici di ogni tipo dotati di intelligenza artificiale. Ha le idee chiare LG in merito a quelle che saranno le case del futuro, tanto da puntare su questo leitmotiv la propria presenza all’interno dell’IFA di Berlino 2018. Tutto ruota attorno al sistema ThinQ, già visto su alcuni smartphone come G7 e V30. In pratica si tratta di una serie di funzionalità software che, attraverso l’AI appunto, automatizzano determinate azioni dei dispositivi.

Sono tre i pilastri del concetto di intelligenza artificiale pensato da LG: Evolve, Connect e Open. Il primo è facilmente intuibile, la logica è evolvere l’idea di elettrodomestico che, considerando anche la diffusione ormai capillare degli smartphone, non può che puntare sulla connettività (Connect, appunto). Infine, nel momento in cui si crea un sistema domestico di questo tipo, l’utente dovrà essere sempre in grado di poter integrare nuovi prodotti o sostituire quelli esistenti, in quanto la discriminante rimarrà sempre il software (Open).

Nasce dunque WebOS ThinQ, un vero e proprio sistema operativo creato da LG per coordinare tutti i dispositivi smart presenti in casa. Ecco perciò il televisore con Assistant integrato (l’assistente vocale Google) in grado di interfacciarsi automaticamente con gli altoparlanti wireless, così da sfruttare la qualità audio degli stessi durante la riproduzione di un film. Oppure la lavatrice e asciugatrice che dialogano tra loro per sincronizzare i cicli di lavaggio, o ancora il frigorifero con schermo integrato sul quale visualizzare le ricette in base al cibo presente nei ripiani.

È la casa del futuro, nella quale, secondo LG, troverà spazio anche un prodotto come Styler ThinQ. Si tratta di  un vero e proprio armadio smart in grado di mantenere gli abiti puliti e disinfettati sfruttando la tecnologia proprietaria TrueSteam, che elimina il 99,9% di germi e batteri. L’appendiabiti interno si muove letteralmente e, contemporaneamente, mette in piega i vestiti grazie alla funzionalità Pants Crease Care, mentre quella denominata Gentle Dry asciuga i tessuti.

E poi ci sono i robot intelligenti CLOi, pensati per svolgere in autonomia una serie di compiti. Ad esempio, c’è il cartbot, una sorta di carrello della spesa smart, che potrebbe essere d’aiuto nel trasporto di merce o magari di oggetti pesanti. Ma l’azienda sudcoreana ha pensato anche al robot cameriere e a quello facchino. Insomma, sarà l’intelligenza artificiale il motore della casa del futuro, parola di LG.

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