Gli italiani hanno votato con la pancia“. E poi: “Bisogna ascoltare le paure degli italiani”. Quante volte lo abbiamo sentito dire in questi mesi. Però poi, come a chi scrive, capita di andare a Trieste. Di visitare il vecchio manicomio San Giovanni, dove si realizzò il grande sogno di Franco Basaglia: basta matti dietro le sbarre. Un’avventura eccezionale. L’Italia è ancora oggi uno dei pochi paesi al mondo dove chi soffre di disturbi mentali non è segregato.

Ecco di che cosa è stato capace il nostro Paese: di chiudere i manicomi, di realizzare un Sistema sanitario pubblico ai primissimi posti nel mondo, dove tutti sono – anche se non sempre accade – curati nello stesso modo.
E’ vero, l’Italia soffre di mali gravi e cronici: la separazione tra Nord e Sud, le mafie, la corruzione, l’evasione. Però in questi 70 anni abbiamo fatto grandi cose. C’è una via italiana, c’è un modo di essere italiani anche se in questa Europa sembra non avere spazio.

Eravamo riusciti a costruire questo Paese ascoltando i sogni, piuttosto che gli incubi della gente. Decidendo – pur tra tanti errori – con il cuore, passate questa espressione retorica, piuttosto che con la pancia. Da settimane assistiamo alle manfrine dei partiti che non riescono a mettersi d’accordo per formare un governo. L’ultima puntata sono le trattative tra M5S e Pd. Schermaglie, rivendicazioni, richieste di passi indietro, avanti o di lato.

Si sente molto meno parlare dei temi veri: la salute delle persone, la scuola, l’università, il lavoro, la cultura, l’ambiente. C’è una differenza sostanziale alla base di tutto: pensare al nostro Paese partendo dagli ultimi, cercando di coinvolgerli. O piuttosto disegnare l’Italia sui più forti, come ha fatto per decenni il berlusconismo (puntellato dalla Lega che ora cerca di dipingersi come nuova). Beati i primi.
Non si è ancora capito da che parte batta il cuore del M5S, le prossime settimane saranno decisive per il suo percorso futuro: destra o sinistra, volendo usare vecchi termini. E non si sa se il cuore del Pd batta ancora. Ma nella visione della società sembrano forse più vicini di quanto non lo siano M5S e centrodestra. Forse il segreto per superare la crisi è tutto qui: non seguire soltanto le paure, gli incubi, ma piuttosto le speranze. Saperle concepire e suscitarle nella gente.

Chi lo dice che gli elettori non capirebbero?

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