Maha Abdelrahman, tutor a Cambridge di Giulio Regeni, ha dato la sua disponibilità per essere interrogata in Italia a gennaio. Lo ha detto nel pomeriggio il ministro degli Esteri Angelino Alfano durante la registrazione di Porta a porta su Rai1 e più tardi lo ha confermato la Procura di Roma. “Ho parlato a lungo con Boris Johnson e mi ha detto che il giudice britannico ha accettato l’ordine di investigazione europeo e che quindi la tutor di Cambridge potrà essere interrogata. È un avanzamento significativo. Regeni – ha aggiunto il ministro degli Esteri – è stato cittadino italiano e anche ricercatore di Cambridge. Non è possibile scindere queste due cose”.
La Procura di Roma ha inoltre ribadito la massima collaborazione delle autorità inglesi e il lavoro svolto sul profilo dell’assistenza giudiziaria anche in collaborazione con i carabinieri del Ros. Inoltre ha aggiunto che la polizia di Cambridge, così come richiesto in rogatoria, anche grazie alla disponibilità della Università, sta procedendo all’identificazione e all’ascolto degli studenti che si sono recati per motivi di studio in Egitto. Abdelrahman, per la quale da tempo i pm di Roma chiedono anche l’acquisizione dei suoi tabulati telefonici tra gennaio 2015 e febbraio 2016, è un nome di peso nel piccolo mondo di studiosi del Medio Oriente.
A fine novembre 250 accademici hanno firmato una lettera in supporto alla tutor, prendendo posizione contro un articolo di Repubblica sulla docente, che consideravano “fuorviante”. Il giornale, hanno scritto, “tenta di attribuire parte della responsabilità per l’omicidio di Giulio alla professoressa Abdelrahman. Il quotidiano, inoltre, sosteneva che la tutor di Giulio lo avesse ‘incaricato’ di lavorare su un argomento che lei sapeva essere pericoloso, e che Giulio stesso era riluttante a perseguire. In sostanza si affermava che fosse stata lei a scegliere il tema di ricerca, i metodi, gli oggetti e persino le domande di Giulio”.
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