Capita a tutti di sbagliare ad inviare un messaggio su Whatsapp. Ma ad un ristoratore di Gualtieri, piccolo comune in provincia di Reggio Emilia, l’errore è costato l’arresto. Il 50enne era un insospettabile ristoratore con una seconda vita da spacciatore. “La coca è pura” ha scritto a un suo cliente per rassicurarlo sulla qualità della droga che gli avrebbe venduto. Una informazione più che chiara che, per un errore nel salvare il numero del cliente, è arrivata ad un carabiniere che ha organizzato il suo arresto.
L’uomo è stato bloccato nella notte in un’area di sosta sulla strada Provinciale 63 mentre era in compagnia di un giovane. Sulla sua auto sono stati trovati 1645 euro in contanti e, nascoste un una bomboletta spray e in una lattina modificata con del gesso, gli investigatori hanno trovato diverse dosi di hashish e cocaina. Il ristoratore è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Durante una perquisizione domiciliare, sono stati trovati poi trovati altri 250 grammi di sostanze. Tutta la droga è stata sequestrata insieme ai contanti, a due bilancini di precisione e al materiale per il confezionamento e l’agenda che faceva da registro dei clienti e delle dosi vendute.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez