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Panamera Sport Turismo, la Porsche che non c’era – FOTO

In arrivo la versione shooting brake della Panamera: più spaziosa, comfortevole e familiare, ma comunque sportiva. Tre le versioni disponibili, tra cui una ibrida plug-in, con listini che partono da 102 mila euro
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Nasce per soddisfare le richieste di maggiore spaziosità avanzate dalla clientela, mantenendo inalterate le credenziali di sportività del marchio: è questa la mission della nuova Panamera Sport Turismo, la Porsche che mancava e che vuole essere un’alternativa alla solita Cayenne. Definirla “station-wagon” è quantomeno inelegante: il dna è da shooting-brake con abitacolo per 5 passeggeri, anzi per 4+1.

Ad onor del vero il volume del vano bagagli cresce di appena 20 litri rispetto alla berlina di derivazione, per 520 totali: a fare la differenza semmai è la bocca di carico, più ampia e con soglia sensibilmente più bassa (-14 cm), che dà accesso a un bagagliaio che, con lo schienale posteriore abbassato, tocca quota 1.390 litri. Le modifiche in coda portano in dote un’accessibilità posteriore migliorata, grazie al taglio più generoso del giro porta, e maggiore spazio per la testa (+7 cm) di chi siede dietro.

In Porsche non nascondono che alcune versioni della Sport Turismo per dimensioni (siamo di poco sopra i 5 metri di lunghezza), potenze e prestazioni, marcano stretto vetture come l’Audi RS6 o la Mercedes E 63 AMG station-wagon, anche se il costo dell’alternativa di Zuffenhausen è ancora più esclusivo: il prezzo base è di poco inferiore ai 102mila euro – con cui si porta a casa la versione a trazione integrale, col V6 2.9 sovralimentato da 330 CV – per arrivare ai 164mila della “Turbo”, col V8 4.0 twin-turbo da 550 CV.

Per chi è amico dell’ambiente invece c’è l’ibrida plug-in da 462 CV, capace di percorrere fino a 50 Km a emissioni zero, offerta a 116 mila euro e spicci. Insomma, una supergiardinetta per papà col piede pesante e il portafoglio bello gonfio. Per tutte le versioni c’è il cambio automatico doppia frizione a 8 marce che presenta anche una modalità di funzionamento manuale con palette installate dietro la corona del volante.

Nonostante le credenziali da familiare, il genoma Porsche è comunque “vivo e vegeto”: passa da dettagli come lo spoiler retrattile – affogato nella porzione posteriore del tetto e con funzioni di aerodinamica attiva – l’asse posteriore sterzante (optional che alle basse velocità incrementa l’agilità e premia la stabilità al crescere delle andature), l’impianto frenante con dischi grossi come pizze e le sospensioni pneumatiche a 3 camere, che permettono di avere un assetto comfortevole o più rigido (l’auto riduce la sua altezza da terra di 3 cm davanti e 2 dietro, per conferire maggiore capacità direzionale all’avantreno in fase di inserimento in curva) a seconda delle esigenze.

Non mancano evoluti sistemi di ausilio alla guida come l’active cruise control, la frenata automatica di emergenza con riconoscimento dei pedoni o i dispositivi che aiutano il guidatore a non superare la propria corsia di marcia: tecnologia che anticipa l’hardware che sarà indispensabile per le funzionalità di guida autonoma. Le consegne della Panamera Sport Turismo inizieranno a ottobre.

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