Se n’è andata la signora Annarella, pasionaria classe 1926 divenuta famosa per le sue opinioni politiche senza peli sulla lingua e schierate totalmente verso sinistra. La sua ultima apparizione, seppur telefonica, è avvenuta tre mesi fa nel programma radiofonico “La Zanzara” di Giuseppe Cruciani, suo vero mentore a livello mediatico, e David Parenzo, ma Annarella già non stava bene e da tempo non si muoveva da casa.
L’Anna Magnani dei giorni nostri (come veniva spesso definita da alcuni cronisti) viveva con 213 euro di pensione al mese e non era affatto felice di questa sua situazione di stenti. Così aveva deciso di passare gran parte delle sue giornate tra Montecitorio e Palazzo Madama, zona calda della politica romana, dove andava alla ricerca di una telecamera o di un politico per dare libero sfogo alle sue idee. Talmente tanto appassionata e verace che le emittenti televisive avevano cominciato ad interpellarla sempre più spesso, mentre i suoi sfoghi diventavano virali sui social.
Il suo bersaglio preferito? Senza dubbio Silvio Berlusconi: “Se deve levà dalla faccia della Tera, ‘sto zozzone. Lo vorrei vedè cor cappio al collo. Se l’avevo a casa er cappio, lo volevo portà ma poi me so dimenticata… […] Vergnogoso che parli di ville comprate mentre c’è gente che non può permettersi neanche una rosetta da venti centesimi”, era stata una delle sue tante invettive.
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