Giuseppe Ciarrapico, ex senatore del Pdl ed ex presidente dell’A.S. Roma, è stato condannato a tre anni di reclusione per avere truffato il Consiglio dei ministri. Secondo i giudici l’editore della Nuova Editoriale Oggi e della Editoriale Ciociaria Oggi ha indebitamente conseguito fino al 2010 circa 20 milioni di euro in sovvenzioni pubbliche dal Dipartimento per l’editoria.
Il giudice Roberto Ranazzi ha invece assolto dalla stessa accusa Tullio Ciarrapico, figlio di Giuseppe, ritenuto soggetto di riferimento nella gestione e nell’organizzazione dell’attività editoriale, e due segretarie del gruppo, Cristina Tirabassi e Stefania Mastrantonio, inizialmente accusate di favoreggiamento per aver aiutato Ciarrapico a “eludere da investigazioni dall’autorità giudiziaria”.
A Giovanni De Sanctis, ritenuto dalla procura rappresentante della Print Management e della Polaris srl, società del gruppo Ciarrapico, è stata inflitta la pena di un anno e sette e mesi di reclusione per avere, in concorso con il patron, evaso le imposte indicando nelle dichiarazioni annuali del 2004 e del 2006 elementi passivi fittizi avvalendosi di documenti per operazioni inesistenti.
Ciarrapico era stato inizialmente rinviato a giudizio insieme al figlio Tullio per la maxitruffa alla presidenza del Consiglio dei ministri. Nelle prime dichiarazioni i pm menzionavano come Ciarrapico aveva fatto figurare “artatamente” che le due società amministratrici degli otto giornali locali da lui controllati avevano gestioni separate, “attestando falsamente” che il loro capitale sociale era controllato da cooperati.
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