Musica

Einstürzende Neubauten: i profeti dell’industrial tornano con “Lament”

Il nuovo album è un'opera dedicata alla Prima Guerra Mondiale, quattordici tracce infarcite di sonorità sperimentali

di Salvatore Coccoluto

Gli Einstürzende Neubauten, profeti dell’industrial e dell’avanguardia musicale tedesca, tornano con un nuovo disco in uscita l’11 novembre. Si tratta di Lament, un’opera dedicata alla Prima guerra mondiale. Un viaggio nelle atmosfere del conflitto che 100 anni fa scosse il mondo intero. L’album è composto da quattordici tracce infarcite di sonorità sperimentali: dal rumore dell’acciaio e di oggetti dell’epoca alle registrazioni originali delle voci di vittime e carnefici. Per raccontare l’altalena di emozioni e visioni del periodo, gli Einstürzende Neubauten riprendono anche due antiche forme musicali, il lamento e il mottetto, oltre alle canzoni del primo reggimento afro-americano, il Fighters Harlem Hell, che ha partecipato al conflitto. Lament, infatti, è frutto di una lunga ricerca sonora e documentaristica. La band guidata dal cantante e chitarrista Blixa Bargeld ha lavorato diversi anni per rintracciare il materiale risalente a quel periodo, recuperando anche registrazioni audio originali di prigionieri di guerra rinchiusi in uno dei primi campi d’internamento nei pressi di Berlino. La ricerca è stata condotta tra gli archivi sonori della Humboldt University nella capitale tedesca e quelli del Deutsches Rundfunkarchiv di Francoforte, ovvero l’Archivio Tedesco della Radiodiffusione. Il gruppo si è poi spostato a Dresda, precisamente al Militärhistorische Museum der Bundeswehr, dove ha ascoltato e selezionato altro materiale, ricavandone ulteriori suggestioni per questo nuovo disco.

Affini agli inglesi Throbbing Gristle e agli americani Sonic Youth, negli anni Ottanta gli Einstürzende Neubauten hanno portato una ventata di innovazione in tutto il mondo musicale incline alla sperimentazione, riproducendo dal vivo e su vinile suoni e rumori raccolti nella realtà circostante. Il nome del gruppo, traducibile in ‘nuovi edifici che crollano’, fu ispirato dalle costruzioni della Germania post-bellica, molto più fragili e precarie del passato. Proprio partendo dalla provvisorietà post-industriale, gli Einstürzende Neubauten hanno recuperato i suoni provenienti dai cantieri e dalle strade. Alle chitarre hanno affiancato strumentazioni atipiche: dai martelli pneumatici ai compressori, dalle seghe circolari ai bidoni pieni d’acqua, fino a tubi e travi di metallo.

Oggetti che sono diventati protagonisti dei loro primi live, show di grandissimo impatto, al limite del distruttivo. Nell’album di esordio del 1981, Kollaps, hanno convogliato le forme di delirio musicale che già proponevano dal vivo. E il percorso più estremo è continuato anche con il secondo disco, Die Zeichnungen Des Patienten O.T., in cui hanno seguito le orme di un grande maestro dell’avanguardia tedesca come Karlheinz Stockhausen. A metà degli anni Ottanta, con l’album Halber Mensch, gli Einstürzende Neubauten hanno cominciato a cambiare rotta, portando la struttura dei brani verso soluzioni più classiche e comprensibili. Complice anche l’incontro e la collaborazione con i Sonic Youth.

La caduta del Muro di Berlino ha segnato una svolta nel lavoro creativo della band. Da quel momento i testi sono diventati più espliciti, meno criptici, e le strutture dei pezzi più lineari. Su questi presupposti si sono basati i lavori usciti nei primi anni Novanta, a partire dalla colonna sonora Die Hamletmaschine. Dopo un periodo di crisi, caratterizzato da abbandoni, un disco poco convincente e una lunga fase di silenzio, gli Einstürzende Neubauten sono tornati nel 2000 con il disco Silence is sexy. Proprio come recita il titolo, si sono fatti conquistare dalla quiete, e alla produzione di rumori continui e ossessivi hanno alternato ‘l’estetica del silenzio’, modificando l’approccio che aveva caratterizzato i loro anni Ottanta. E hanno continuato su questa via anche nei successivi lavori: Perpetuum Mobile, Alles Wieder Offen e The Jewels.

A sei anni di distanza dal loro ultimo disco di inediti, Lament rilancia questo contrasto fra rumore e silenzio. E a novembre la band tedesca torna anche con un nuovo live. L’album verrà infatti presentato dal vivo in anteprima mondiale l’8 novembre in Belgio. Poi il tour continuerà nelle principali città europee e farà tappa in Italia a fine mese. Gli Einstürzende Neubauten saranno a Bologna il 28 novembre, all’Auditorium Manzoni, il 29 a Torino, all’Auditorium RAI, e chiuderanno il brevissimo tour italiano il 30 novembre a Roma, all’Auditorium Parco della Musica.i

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