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Unipol, all’ad Cimbri 3,2 milioni di stipendio dopo la fusione con Fonsai

E' la prima "busta paga" da quando la società di assicurazioni delle cooperative ha rilevato FonSai, la compagnia della famiglia Ligresti finita gambe all'aria nel 2012. Ma intanto dalla Consob arriva una multa da 1,3 milioni per violazioni commesse dagli ex vertici Jonella Ligresti e Emanuele Erbetta
Unipol, all’ad Cimbri 3,2 milioni di stipendio dopo la fusione con Fonsai
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Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol, nel 2013 ha ricevuto dalla compagnia 3,24 milioni di euro tra compensi fissi (2,03 milioni), bonus (1,14 milioni) e altri benefit. Lo riporta Il Sole 24 Ore. Per Cimbri si tratta della prima “busta paga” da quando la società di assicurazioni delle cooperative, con il sostegno di Mediobanca, ha rilevato FonSai, la compagnia della famiglia Ligresti finita gambe all’aria nel 2012 dopo anni di pessima gestione e manipolazioni illecite dei bilanci. L’atto di fusione è stato firmato il 31 dicembre 2013 e da gennaio il gruppo ha cambiato nome in UnipolSai

L’ad, però, deve fare i conti con la maxi multa decisa dalla Consob il 20 marzo e resa pubblica nel pomeriggio: la commissione che vigila sulle società quotate chiama UnipolSai a rispondere per un totale di 1,3 milioni di euro per violazioni commesse dagli ex vertici di Fonsai e Milano Assicurazioni, altra compagnia della galassia Ligresti, oggi incorporata nel gruppo risultante dalla fusione. Il gruppo è infatti responsabile “in solido” (cioè dovrà pagare, salvo poi rivalersi sui diretti interessati) con Jonella Ligresti, presidente di Fondiaria-Sai all’epoca dei fatti, e con Emanuele Erbetta, ex ad di Fonsai e Milano, che a loro volta hanno ricevuto rispettivamente sanzioni da 250mila e 400mila euro per aver inserito false informazioni sulla riserva sinistri nel bilancio 2010, e in più deve pagarne altri 650mila in base alla norma sulla responsabilità oggettiva delle società per i reati degli amministratori. Per la Ligresti e Erbetta è arrivata anche, come pena accessoria, un’interdizione rispettivamente di sei mesi e otto da cariche in società quotate. In base alla delibera Consob il pagamento deve avvenire entro 30 giorni dalla notifica. Come precisa il documento, e’ ammesso il ricorso in opposizione alla Corte d’Appello.

 

 

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