Anch’io per l’espletamento del mio mandato da maestro voglio il rimborso. Proprio come molti consiglieri regionali lombardi o i loro collaboratori.

Ho fatto i calcoli del carburante che ho messo nella mia macchina per raggiungere il posto di lavoro: non certo perché l’abbia scelto io, ma da due anni devo insegnare in due sedi diverse e il trasferimento da un posto all’altro ha i suoi costi. Non ho la possibilità di usare mezzi pubblici e di farmi pagare i carnet dei biglietti dell’autobus perché per raggiungere questi luoghi dovrei partire la sera prima probabilmente.

Non solo. In questi anni ho spesso partecipato a riunioni presso la neuropsichiatria infantile e mi sono spostato ai fini dell’espletamento del mio mandato da maestro, con la mia auto. Anche in questo caso, presenterò al Ministero della Pubblica istruzione l’elenco delle mie trasferte.

Ho comprato in questi mesi “L’Alhambra raccontata ai bambini”, “A, come ambiente”, alcuni cd musicali che mi sono utili nelle ore di educazione musicale, altri libri che servono ad assolvere il mio ruolo istituzionale e ad aggiornarmi: per fortuna ho tenuto gli scontrini.

Ho letto che un consigliere regionale del Partito democratico ha messo nella nota spese una bottiglietta d’acqua naturale, due caffè e un ombrello semiautomatico. Le cialde del caffè della macchinetta che abbiamo a scuola costano circa 25 euro: le pago io perché capisco che bere il caffè non rientra nel mio ruolo da maestro ma visto che parlare ore ed ora asciuga la bocca, d’ora in poi ai fini dell’espletamento del mio mandato istituzionale, vorrei comprare una bottiglietta d’acqua minerale naturale (quella che costa meno). Naturalmente dimostrerò la totale limpidezza del mio comportamento bevendo una sola bottiglia al giorno.

In gita con i ragazzi mi è capitato di trovarmi qualche bambino che aveva sete o fame e non aveva con sé un centesimo: ho comprato lui una bottiglietta d’acqua e una focaccia, circa 3,50 euro che inserirò nella mia nota spese. Una collega tra l’altro è testimone che ho usato questi soldi a tal fine. Vorrei anche poter pagare “ai miei” collaboratori, ovvero quelle ragazze che per otto euro lorde all’ora assistono i ragazzi diversamente abili perché mancano gli insegnanti di sostegno, almeno un panino. Assicuro che nella scuola questi collaboratori sono persone eccezionali, senza di loro non riusciremmo a svolgere il nostro mandato. Mi viene in mente una di queste ragazze che mentre un ragazzino vomitava correndo in giro, disperata cercava di calmarlo. A lei e alle altre, almeno uno snack permettete che venga inserito nella nota spese.

Il tutto verrà fatto nella piena consapevolezza di utilizzare i fondi pubblici assegnatici secondo etica, secondo quanto previsto dalla legge e nello svolgimento del nostro mandato…

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