Dice, ‘sti parlamentari non fanno niente dalla mattina alla sera. Pensano solo a difendere i loro privilegi. Sono una casta. Devono andare tutti a casa.

Dice, al loro posto, io farei di meglio.

E allora eccovi serviti da Simon BouissonOlivier Demangel Sarah Dubien con un potente webdocumentario in cui potrete vivere una giornata nella pelle di un parlamentare appena eletto all’Assemblée Nationale. Un’esperienza coinvolgente e immersiva, realizzata con tecniche di ripresa in soggettiva. Un’avventura grafica come quella dei videogiochi di ruolo, in cui sei tu a decidere cosa fare, cosa vedere, con chi parlare, cosa votare.

È Jour de vote. Lanciandolo vi sveglierete in una stanza d’albergo al suono della vostra sveglia: sono le sei e mezza del mattino, bisogna alzarsi per incontrare il vostro assistente. Ma non prima di un passaggio alla toilette e di fare un salto al café. Questa sera alle 19:00 l’Assembée Nationale esprimerà il suo voto sulla proposta di leggeAlexandrie” – come vi illustra il vostro assistente in questa alba azzurrina sul piazzale di Palais Bourbon, al 126 di rue de l’Université.

La proposta consta di tre articoli: 1) depenalizzare il download illegale (abrogando la Legge Hadopi); 2) istituire una Biblioteca digitale della creazione musicale francese che sia pubblica e gratuita (sottomettendo però i diritti d’autore allo Stato e rendendo così gli artisti dei dipendenti statali); 3) finanziare la Biblioteca, chiamata “Alexandrie”, con la tassazione dei fornitori dell’accesso a internet.

Ma prima di cominciare, un dernier pour la route al café dietro l’angolo!

Prima del voto incontrerete parlamentari e lobbisti che cercheranno di convincervi a votare a favore o contro la proposta di legge, argomentando puntualmente le loro posizioni. Non è escluso che vi arrivi anche una telefonata misteriosa e anonima per cercare di convincervi a “fare la scelta giusta”.

Ma i vostri colleghi vi faranno anche da guida all’interno del palazzo – non dimentichiamo che è il vostro primo giorno da deputato: scoprirete le segrete stanze nelle quali si riuniscono i gruppi parlamentari, ammirerete i patrimoni artistici del palazzo, e familiarizzerete con le dinamiche dei rapporti con i giornalisti.

La vostra agenda sarà così fitta che dovrete fare delle scelte. Per esempio, rinunciare all’incontro con il ministro Frédéric Mitterand e tornare per un attimo al mercato della vostra circoscrizione per incontrare i vostri elettori. O viceversa. Sta a voi decidere.

E quando arriverà il momento del voto, con in testa ancora tutti i consigli e le raccomandazioni di tutte le persone che avete incontrato durante questa giornata, vi sentirete talmente coinvolti dalla narrazione che – vi assicuro – ci penserete a lungo prima di decidere cosa votare, proprio come se vi trovaste realmente nell’emiciclo.

Una delle differenze principali tra un webdoc come questo e i normali film-documentari televisivi, oltre all’avanzata interattività e alla postura protagonistica da videogame, è la delinearizzazione e frammentazione dei contenuti: l’internauta è sempre libero di accedervi come e quando vuole. L’autore non riversa più i suoi contenuti su uno spettatore passivo, ma lo mette al centro dell’azione, modella il suo tipo di esperienza trasformandolo in “player”.

E adattandosi così alla modalità di fruizione online, diversa da quella televisiva perché soggetta alle tentazioni del bombardamento multiplo di informazioni, lo conquista in un meccanismo di click e di scelte-per-avanzare grazie al quale la sua attenzione è sempre garantita.

Così la navigazione potrà avvenire sia sull’asse cronologico degli incontri in agenda fino all’ora del voto, sia sull’asse spaziale dell’esplorazione del palazzo dell’Assemblée e dintorni.

Jour de vote” è un importante passo avanti nell’innovazione formale portata avanti in questi anni dal mondo del webdocumentario. Come la pietra miliare Prison Valley, questo piccolo gioiello riesce ad abbinare alle meccaniche tipiche del videogioco un’interfaccia cinematografica di spessore.

Transmedialità e interattività, insomma, diventano sempre più degli elementi imprescindibili quando si vogliono realizzare anche sul web dei contenuti giornalistici di approfondimento. E se in Francia e Canada questa intuizione è già da qualche anno una realtà, l’Italia ha cominciato ad affacciarsi timidamente nel settore.

Non si può poi non accennare al fatto che la scelta del tema, quello dell’accesso gratuito ai contenuti online, è emblematica dell’attuale modello di business dei webdoc (per alcuni detrattori ancora assente), fondato appunto sulla gratuita fruizione per il pubblico.

Jour de vote”, che è stato realizzato da due giovanissimi giornalisti, dimostra ancora una volta che in questo settore di avanguardia, ancora sostanzialmente senza regole né convenzioni, e in cui ogni nuova produzione fa storia, non esistono molte differenze tra i veterani del giornalismo e giovani intraprendenti freschi di laurea.

di Pierpaolo Filomeno, giornalista
parigi@ilfattoquotidiano.it

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