Le dimissioni di Bossi da segretario della Lega causate dallo scandalo per soldi e favori ai famigliari e al cerchio magico.
Le pagliacciate della quali saremo orfani, con la speranza che i successori non siano alla sua altezza.
Elogio funebre
Dai numerosi figli salassato
e dalla sua consorte alleggerito,
il politico Bossi ci ha lasciato
abbandonando un popolo smarrito.
Ne danno affranti la feral notizia:
Bobo Maroni, il barbaro sognante,
delle ronde padane la milizia,
la pasionaria Mauro, sua badante,
le ampolle piene d’acqua del dio Po,
il suo maestro, Alberto da Giussano,
la scuola Elettra che lo preparò,
del lunedì le cene col caimano,
il Sole delle Alpi, il ce l’ho duro,
le quote latte, la sua canottiera,
il gesto dell’ombrello imperituro,
la secession, l’offesa alla bandiera,
la scuola verde ad Adro, il cappio, il rutto,
il verde fazzoletto, il medio dito,
la caccia allo stranier, Pontida in lutto
ed un federalismo un po’ appassito.
Al canto del verdiano Va’ pensiero
fanno gran festa per la dipartita
quegli italiani ai qual non sembra vero
che questa pagliacciata sia finita.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez