Si rinsalda il filo arancione che lega Luigi de Magistris e Giuliano Pisapia. Il sindaco di Napoli ha investito il cantautore Roberto Vecchioni del ruolo di presidente del Forum delle Culture 2013, i 101 giorni di dibattiti, esposizioni ed eventi tematici internazionali che tra due anni trasformeranno il capoluogo partenopeo nella capitale mondiale delle culture. Vecchioni è stato il simbolo della campagna elettorale del sindaco di Milano, e tra il primo turno e il ballottaggio è sceso a Napoli per un concerto in piazza Dante in sostegno dell’ex magistrato. Dal palco Vecchioni ricordò le sue origine partenopee – è figlio di napoletani del Vomero, il ricco quartiere borghese dal quale proviene anche de Magistris.

Con la sua decisione, il sindaco di Napoli realizza due obiettivi in un colpo solo. Mette alla guida del Forum delle Culture un nome di grande prestigio e risonanza mediatica. E defenestra uno degli ultimissimi superstiti della vituperata stagione bassoliniana: l’ex assessore comunale Pd Nicola Oddati, fino a ieri presidente della fondazione e da domani sfiduciato di fatto. Bisogna capire se l’ex assessore accetterà un passaggio di consegne morbido, dimettendosi senza fare tante storie, o se sarà necessaria un’azione di revoca da parte del Comune di Napoli con il rischio che si apra un contenzioso legale.

Tempi, modi e circostanze dell’avvicendamento hanno scatenato un vespaio di polemiche. Oddati è stato l’artefice dell’attribuzione a Napoli di questa kermesse internazionale e in cuor suo pensava che i meriti conquistati sul campo gli avrebbero garantito la permanenza in sella. Non è andata così, e ha sfogato la sua delusione in una lunga intervista a Conchita Sannino di Repubblica: “E’ stata un’ingiustizia, sin dal 2003 mi sono battuto per il sogno del Forum delle Culture, io l’ho portato a Napoli, io ho fatto in modo che godesse delle risorse e attenzioni necessarie, se non ci fossi stato io, del Forum non ne sarebbe parlato più. Mi chiedo perché tutto questo debba essere cancellato”. In difesa di Oddati si è alzata la voce del Pd, che si dice “preoccupato per il modo di procedere di de Magistris che continua a procedere a un spoil-system fatto a foglia di carciofo”. Più dura l’ex sindaco Iervolino: “Il Forum non è un giocattolo da regalare agli amici”. E l’ex assessore regionale bassoliniano Corrado Gabriele aggiunge: “E’ l’ennesimo schiaffo in pieno viso al Pd”, invitando il sindaco “a chiarire il ruolo avuto da suo fratello Claudio de Magistris rispetto a questa scelta ed il suo eventuale coinvolgimento attraverso la società Sud Arte – di cui è titolare – che ha già da tempo lavorato per gli eventi legati al Forum”.

De Magistris replica colpo su colpo: “Resto allibito nel leggere le dichiarazioni di diversi esponenti politici. Proprio perché si tratta di un evento importante per la città e proprio perché rappresenta una priorità per la nostra amministrazione, è stato scelto – nella massima trasparenza e senza nessuna tendenza di spoil system – il nome di un esponente di alto profilo, e non solo sul piano nazionale, del mondo della musica, della letteratura e dell’arte in generale. A differenza di altri che ci hanno preceduto, infatti, ci sembrava ingiusto e inopportuno, per Napoli e per l’evento, affidarlo ad amici che hanno il merito di appartenere alla medesima parrocchia politica. Gli unici criteri che hanno guidato questa scelta sono stati quello delle capacità e della qualità. La polemica la lasciamo dunque a chi ha il tempo di farla, noi pensiamo a lavorare: per questo ho avvisato subito il presidente della Regione, Stefano Caldoro, perché si possa procedere, nella piena collaborazione istituzionale, a garantire il successo del Forum”.

Il sindaco aggiunge che la sua decisione “non è un giudizio di disvalore nei confronti di Oddati. Ma non so se avrà in ruolo nel Forum, vedremo”. Poi spiega come è nata l’idea di Vecchioni: “Quando lui venne a Napoli l’ultima volta, disse che avrebbe voluto fare qualcosa per la città. Siccome io considero Vecchioni, insieme con De Andrè, non solo un cantautore ma un poeta contemporaneo, credo che sia l’espressione che possa racchiudere anche l’unità del Paese. Anche in campagna elettorale ha saputo unire Napoli e Milano, in sintonia con i valori dei messaggi del presidente della Repubblica. Vecchioni mi ha detto che per il prossimo anno e mezzo lavorerà solo per Napoli perché è la cosa più bella della sua vita”. Ed intorno alla sua sarà costituito il Comitato scientifico. De Magistris assicura che Caldoro “ha espresso parole di apprezzamento” per la nomina del cantautore milanese. “Regione e Comune lavoreranno in sinergia per il Forum – aggiunge – per trovare nomi condivisi che siano espressione della cultura partenopea, in modo da mettere attorno al presidente Vecchioni e al direttore, che dovrà nominare Caldoro, il massimo dell’espressione della libertà della cultura napoletana”.

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