Appuntamento a martedì. Alle diciassette nella sala conferenze proprio davanti a Montecitorio. L’appuntamento è per tutti gli amici de il Futurista che guardano alla politica dal lato della responsabilità, che non sopportano la chiusura di apparati burocratici capaci di difendere solo se stessi. Parleremo in tanti e tutti massimo 5 minuti. “Oltre l’antiberlusconismo. Il racconto di una destra repubblicana”, questo il titolo di un’autoconvocazione dal basso che ha la pretesa di rilanciare culturalmente la scommessa finiana nella convizione che – dopo aver festeggiato la sconfitta del pifferaio di Arcore – bisognerà per forza ripartire dai contenuti per non annullarsi in un postberlusconismo moderato che schiaccerebbe ogni differenza. Laicità, patriottismo, modernità, diritti civili, libertà, Italia, cultura, integrazione, legalità, persona, giustizia giusta, ambiente: queste le parole dalle quali abbiamo voluto (ri)cominciare.

Quello di martedì prossimo è il primo di una serie di eventi organizzati dal Futurista per “metterci la faccia” in questa fase turbolenta della politica italiana. Per fare – come ha detto Roberto Saviano ieri – la nostra parte. Nella convinzione che la battaglia non è finita. Che se il berlusconismo è morto e sepolto, Berlusconi è ancora capace di colpire. È per questo che, ancora una volta, dobbiamo sancire la nostra differenza.

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