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Dl cultura è legge. Via libera a investimenti privati con art bonus e tax refund

Il provvedimento, contiene diverse misure per favorire il mecenatismo culturale, norme straordinarie per l'accelerazione degli interventi di riqualificazione di Pompei, fino a incentivi per il cinema, per la digitalizzazione e la riqualificazione delle strutture ricettive italiane

di RQuotidiano

Il decreto cultura ora è legge: dopo l’approvazione alla Camera, il governo ha ottenuto la fiducia in Senato con 159 si e 90 no, nessun astenuto. L’approvazione da parte del Senato è arrivata in seconda lettura con la deposizione in aula della fiducia. Il provvedimento contiene diverse misure: dal cosiddetto Art bonus per favorire il mecenatismo culturale, a norme straordinarie per l’accelerazione degli interventi di riqualificazione di Pompei, fino a incentivi per il cinema, per la digitalizzazione e la riqualificazione delle strutture ricettive italiane. “Questa legge abbatte due barriere che per troppo tempo hanno monopolizzato il dibattito italiano: quella del rapporto tra pubblico e privato e quella della separazione tra la tutela e valorizzazione. Adesso non ci sono più scuse: veniamo da anni di tagli, è arrivato il momento di investire” commenta il ministro Dario Franceschini.

Art bonus e mecenatismo culturale. Un credito d’imposta per privati (persone fisiche e enti non commerciali) che vogliono effettuare donazioni per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura, e per la realizzazione di nuove strutture. Nello specifico il credito d’imposta (nei limiti del 15% del reddito imponibile e nei limiti del 5 per mille per i soggetti titolari di reddito d’impresa) sarà del 65% dal 2014 alla fine del 2015, e del 50% dal 2016 al 2019. I fondi messi a disposizione sono in tutto 52,6 milioni. 

Pompei. Per velocizzare i lavori di riqualificazione del sito archeologico, nell’ambito del “Grande progetto Pompei”, al direttore generale di progetto viene data la possibilità di derogare a diverse norme del Codice dei contratti pubblici. Il direttore generale, potrà ricorrere in sede di aggiudicazione dei lavori, servizi e forniture affidati dalla stazione appaltante, al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa o della media. Sempre possibile l’esecuzione d’urgenza dei lavori in caso di rischio di “un grave danno all’interesse pubblico” o di “perdita di finanziamenti comunitari”. 

La Reggia di Caserta. Entro il 31 dicembre è predisposto il progetto di riassegnazione degli spazi dell’intero complesso della Reggia di Caserta con l’obiettivo di restituirlo alla sua destinazione culturale, educativa e museale. 

Le Fondazioni lirico-sinfoniche. Il fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti trentennali alle fondazioni che hanno presentato il piano di risanamento viene incrementato di 50 milioni di euro per l’anno 2014. Eventuale personale in esubero delle fondazioni lirico-sinfoniche, potrà essere esonerato dal servizio con retribuzione pari al 50% di quella complessivamente goduta. Il personale che risulti ancora eccedente è assunto dalla società Ales SpA. Per valorizzare e sostenere le attività operistiche nella Capitale, la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, recentemente al centro del dibattito culturale nella capitale, assume il nome di Teatro dell’Opera di Roma Capitale.

Le misure a favore del cinema. Per attrarre investimenti esteri in Italia nel settore della produzione cinematografica, il credito d’imposta per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d’opera italiana, film o parti di film stranieri viene innalzato da 5 a 10 milioni di euro. Le somme del fondo non impegnate nel 2014 potranno essere utilizzate nel 2015. Si istituisce inoltre un credito d’imposta del 30%, per il biennio 2015/16, sui costi per il ripristino, il restauro e l’adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche, esistenti almeno dal 1° gennaio 1980.

Incentivi hotel per digitalizzazioni e ristrutturazioni. Il decreto individua per le strutture ricettive due incentivi fiscali, uno per la digitalizzazione e uno per la riqualificazione edilizia. Per favorire ‘la digitalizzazione del settore’ viene istituito un credito d’imposta del 30% dei costi sostenuti fino ad un importo massimo di 12.500 euro. I fondi messi a disposizione sono in tutto 75 milioni. Potranno rientrare nell’incentivo, per esempio, costi per impianti wi-fi e per siti web ottimizzati per il sistema mobile. Il secondo incentivo è un credito d’imposta del 30% per spese sostenute, fino ad un massimo di 200mila euro, per la riqualificazione – compreso l’efficientamento energetico – e l’accessibilità delle imprese alberghiere. 

Aggiornamento sistema classificazione hotel.  Un decreto da emanare entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto, dovrà aggiornare ‘gli standard minimi e uniformi su tutto il territorio nazionale dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, ivi compresi i condhotel e gli alberghi diffusi, tenendo conto delle specifiche esigenze connesse alle capacità ricettiva e di fruizione dei contesti territoriali’. 

Start-up innovative del turismo. Saranno considerate Start-up innovative anche le Start up del turismo che abbiano, per esempio, come oggetto sociale la promozione dell’offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali. Queste imprese potranno quindi usufruire dell’esenzione degli oneri per l’avvio o gli incentivi per l’assunzione di personale o per gli investimenti. Il decreto stanzia 1,5 milioni a decorrere dal 2015, coperti dalla riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica.

Valorizzazione dei beni culturali. Il Piano ‘Grandi Progetti Beni culturali’ individua beni o siti di eccezionale interesse culturale e di rilevanza nazionale per i quali sia necessario e urgente realizzare interventi organici di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale, anche a fini turistici, che potranno usufruire di 5 milioni di euro per il 2014, 30 milioni di euro per il 2015 e 50 milioni di euro per il 2016. 

I fondi per la cultura ed il turismo. 3 milioni di euro annui, per il triennio 2014/16, saranno destinati a finanziare progetti di attività culturali, elaborati da enti locali nelle periferie urbane. Nell’ambito delle iniziative del Piano nazionale garanzia giovani, il Fondo mille giovani per la cultura viene inoltre rifinanziato con un 1 milione di euro per il 2015.

Misure per sopperire alla carenza di personale. Gli istituti e i luoghi della cultura dello Stato, delle Regioni e degli altri enti pubblici territoriali vengono autorizzati a impiegare, con contratti di lavoro a tempo determinato, professionisti di età non superiore a 40 anni, individuati con apposita procedura selettiva. 

Estensione dei distretti turistici.  I distretti turistici-alberghieri potranno essere istituiti non solo ‘nei territori costierì ma su tutti i ‘territori interessati’.  Tra le altre cose viene stabilito che le misure di agevolazione e di semplificazione connesse al regime proprio delle ‘zone a burocrazia zerò trovano applicazione ‘per tutte le aree e gli immobili ricadenti nell’ambito territoriale del distretto turistico, ancorché soggetti a vincolo paesaggistico-territoriale o del patrimonio storico-artisticò.

Uso gratuito dei beni del demanio abbandonati e piano mobilità. I beni abbandonati del demanio, come case cantoniere, caselli, stazioni ferroviarie o marittime, fortificazioni e i fari, potranno essere concessi ad uso gratuito a imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da soggetti fino a quaranta anni, con oneri di manutenzione straordinaria a carico del concessionario. Lo scopo è favorire, attraverso la nascita di ostelli, la realizzazione di percorsi pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari. Per questo, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il ministero delle Infrastrutture, d’intesa con il Mibact e la Conferenza Stato-Regioni, dovrà redigere e adottare un piano straordinario della mobilità turistica.

Ricorso più facile contro i pareri delle soprintendenze. Vengono istituite delle commissioni di garanzia per la tutela del patrimonio culturale, costituite esclusivamente da personale del Mibact, per chiedere il ricorso contro i pareri delle soprintendenze. Questa nuova procedura ‘si applica altresì nell’ipotesi di dissenso espresso in sede di conferenza di servizi’.

Foto libere nei musei. Il decreto rivede la normativa per la riproduzione delle immagini dei beni storico-artistici consentendo, in sintesi, a tutti – soggetti pubblici e privati – di fare foto, purché non a scopo di lucro.

Tavolo interministeriale per la riforma Tax-refund. Il decreto, istituisce un gruppo di lavoro ‘finalizzato a individuare princìpi e criteri per la disciplina dei contratti di intermediazione finanziaria tax free shopping’ per cercare di ‘individuare risorse da destinare alle attività di promozione del turismo’. Entro cinque mesi dall’inizio della sua attività il gruppo di lavoro deve concludere i propri lavori e formulare le sue proposte operative.

Nasce manager museale con autonomia finanziaria. I poli museali, gli istituti e luoghi della cultura statali e gli uffici competenti su complessi di beni distinti da eccezionale valore archeologico, storico, artistico o architettonico, potranno essere trasformati in soprintendenze dotate di autonomia scientifica, finanziaria, contabile e organizzativa. In questi organismi subentra al consiglio di amministrazione un amministratore unico, da affiancare al soprintendente, con specifiche competenze gestionali e amministrative in materia di valorizzazione del patrimonio culturale. 

La riforma dell’Enit e la liquidazione promuovi Italia. Il nuovo Enit potrà intervenire per individuare, organizzare, promuovere e commercializzare i servizi turistici e culturali e per favorire la commercializzazione dei prodotti enogastronomia, tipici e artigianali in Italia e all’estero, con particolare riferimento agli investimenti nei mezzi digitali, nella piattaforma tecnologica e nella rete internet. Il fine è di realizzare e distribuire una Carta del turista, anche solo virtuale, che consenta, mediante strumenti e canali digitali e apposite convenzioni con soggetti pubblici e privati, di effettuare pagamenti a prezzo ridotto per la fruizione integrata di servizi pubblici di trasporto e degli istituti e dei luoghi della cultura’. 

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