La Polstrada ha fermato Fabrizio Corona mentre guidava senza patente. La Giustizia – almeno quella stradale – forse è uguale per tutti. Certo, a volte ci si spaventa della propria potenza: due giorni fa avevamo incrociato Corona che sfrecciava a velocità aeronautiche sull’Autosole a bordo di una Bentley con targa straniera e ci eravamo augurati che qualcuno finalmente fermasse le sue pericolosissime scorribande autostradali. Detto fatto: ieri Fabrizio è stato bloccato sulla Parma-La Spezia. E’ la terza volta in diciotto mesi che Corona viene beccato senza patente. Due giorni fa la denuncia de Il Fatto Quotidiano e oggi l’ennesimo, forse definitivo, stop.

Il giornalismo di inchiesta dà i suoi frutti, roba da far gonfiare il petto per l’orgoglio. Dopo decine di articoli sulla corruzione, sui rapporti tra mafia e politica, su ministri e sottosegretari inquisiti, arriva il primo risultato: la Stradale ferma un “paparazzo”. Ora Corona rischia un anno di carcere. Ma noi non gli auguriamo la galera, ci basta che smetta di guidare a velocità supersoniche. E ci basterebbe anche che i politici smettessero di rubare, non desideriamo vederli dietro le sbarre. Né per gli onorevoli, né per i poveri detenuti comuni che se li troverebbero accanto in cella.

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