Lapid: “Quanti ebrei devono morire? Non ne bastano 1400?”
“Quanti ebrei devono morire prima che la smettiate di darci la colpa per tutto quello che succede? Perché in quel terribile sabato di due settimane fa, ne sono stati assassinati 1400. Quanti ve ne servono? Diecimila? Sei milioni?”. Comincia così il lungo sfogo del leader dell’opposizione israeliana, il centrista laico Yair Lapid, in un post su X con tre domande rivolte “all’estrema sinistra globale”, accusata di “antisemitismo”. Sì, con sei milioni di morti, “ho fatto riferimento all’Olocausto”, sì gli ebrei lo fanno sempre “per atteggiarsi a vittime”, ma per voi “sei milioni sono solo un numero, come 1400”, continua Lapid. Ricordando poi che dietro i numeri vi sono le persone, come “la nonna uccisa assieme alla nipote autistica fan di Harry Potter”. O Abigail, una bambina di tre anni rapita da Hamas.
La seconda domanda è se, accanto ai forti sentimenti per la sofferenza dei palestinesi, vi sia anche interesse per i fatti. “Sapete che Hamas non sostiene una soluzione con due stati?”, si chiede Lapid, invitando a non confondere Hamas con l’Autorità Nazionale palestinese, anche perché si tratta di “acerrimi rivali”. “Hamas è un’organizzazione radicale islamista, come l’Isis. Il suo obiettivo è un califfato islamico attraverso il Medio Oriente, senza ebrei, senza persone Lgbt, senza cristiani, e anche senza musulmani moderati”, scrive Lapid, ricordando la vicenda di Ahmed Abu Marakhia, gay palestinese fuggito in Israele e poi rapito e ucciso da Hamas. Forse sul web troverete altri fatti “che si adattano ai vostri sentimenti”, nota Lapid, ma è perché Hamas e gli iraniani dispongono “di una grande rete di disinformazione” con algoritmi rivolti al tipo di persone che fa ricerche sui diritti dei trans e le manifestazioni per il clima. La terza domanda, è: “sapete che c’è una semplice risposta alle prime due domande?”. Vi presentate come campioni dei diritti umani, conclude Lapid, ma in realtà siete “antisemiti. Lo so che pensate di non esserlo, ma lo siete”.