Netanyahu: “Stiamo preparando l’invasione. Non do dettagli”. Ue divisa su Guterres: censurato l’appello dell’Onu per una tregua

LA GIORNATA - Il premier israeliano: "Tutti dovranno rispondere di cosa è accaduto il 7 ottobre. Anche io". Tel Aviv nega visti ai funzionari Onu dopo l’intervento del segretario generale. Sánchez esprime sostegno a Guterres. Nella Striscia "i morti sono oltre 6.500"

Aggiornato: 23:10

I fatti più importanti

  • 22:56

    Onu, bocciata anche la bozza di risoluzione russa

    Anche la risoluzione presentata dalla Russia al Consiglio di sicurezza Onu su Gaza è finita su un binario morto: quattro i voti a favore, nove astensioni e due i no, di Usa e Regno Unito. La bozza quindi è stata bocciata perchè non ha ricevuto il numero di sì necessari, non solo per il veto dei due membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il testo lanciava un appello al cessate il fuoco permanente, pur “respignendo e condannando gli orribili attacchi di Hamas”.

  • 22:07

    Russia mette il veto su risoluzione Usa su Gaza

    La Russia ha posto il veto all’approvazione della risoluzione degli Stati Uniti sul Medio Oriente, che affermava il diritto di Israele all'”autodifesa collettiva” e chiedeva “tregue umanitarie” per permettere agli aiuti di arrivare a Gaza. Hanno votato a favore dieci stati membri, tre contro (tra cui la Russia) e due si sono astenuti. La bozza è stata respinta. L’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, si è detta “profondamente contrariata” dal veto russo: la risoluzione, ha detto, era “forte e bilanciata” ed era stata redatta dopo ampie consultazioni con gli altri membri del Consiglio. Russia e Cina, però, hanno votato contro per l’assenza di un riferimento al cessate il fuoco. 

  • 22:01

    Minacce all’ambasciata Usa in Kuwait

    In un post su ‘X’ l’ambasciata statunitense in Kuwait ha detto di essere “a conoscenza delle minacce lanciate sui social media da Alwiyat al-Waad al-Haq, un gruppo di miliziani in Iraq, contro le basi militari statunitensi in Kuwait”. Di conseguenza – si legge ancora l’ambasciata americana in Kuwait limita la sua attività nelle basi militari statunitensi solo agli eventi essenziali e ufficiali. Il consiglio ai cittadini statunitensi è quello di “rimanere vigili”.

  • 21:57

    “Possibile rilascio di molti ostaggi entro 2 giorni”

    Il rilascio di un gran numero di ostaggi tenuti da Hamas a Gaza potrebbe avvenire mei prossimi giorni. Lo hanno detto fonti israeliane e straniere al corrente dei negoziati, citate da Haaretz, secondo cui le parti potrebbero finalizzare un accordo “entro due giorni, forse anche meno”.

  • 21:56

    Reporter di Al Jazeera perde la famiglia in raid

  • 20:29

    Biden: “Non ho chiesto di rinviare l’invasione”

    Joe Biden “non ha chiesto” ad Israele di ritardare l’invasione di Gaza. Lo ha detto il presidente americano in una conferenza stampa alla Casa Bianca.

  • 20:15

    Biden: “Se Iran continua ad attaccarci, reagiamo”

    Joe Biden ha avvertito l’Iran che se continuerà ad attaccare truppe americane in Medio Oriente gli Stati Uniti “reagiranno”. “Questo è il mio avvertimento all’ayatollah”, ha detto il presidente americano in una conferenza stampa con il premier australiano.

  • 20:07

    Biden: “Devono cessare gli attacchi dei coloni”

    “Gli attacchi dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania devono “fermarsi ora”. Lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa alla Casa Bianca con il premier australiano.

  • 19:52

    “Data invasione decisa dal Gabinetto di guerra”

    “Ci prepariamo all’ingresso a Gaza, non dirò come e quando. Ci sono considerazioni che non sono note al grande pubblico. La data dell’ingresso nella Striscia sarà decisa dal Gabinetto di guerra”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in una dichiarazione alla stampa. “Gli obiettivi – ha proseguito – sono due: eliminare Hamas e liberare gli ostaggi. Tutti quelli che hanno partecipato all’attacco del 7 ottobre sono passabili di morte”.

  • 19:40

    Netanyahu: “Anche io dovrò dare spiegazioni”

    “Il 7 ottobre è stato un giorno nero. Chiariremo tutto quello che è successo. Tutti dovranno dare spiegazioni per quell’attacco, a cominciare da me”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in quella che è sembrata una prima ammissione di responsabilità. “Ma – ha continuato – solo dopo la guerra. Il mio compito ora è quello di guidare il Paese in guerra fino alla vittoria”.