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Referendum Costituzionale
“La Costituzione è NOstra”, Rodotà: “Il tentativo di impadronirsi della Carta è fallito”- 17:28 - Europee: Rauti, 'vincere per spostare asse politico a destra'
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - “La candidatura di Giorgia Meloni alle prossime elezioni europee è una sfida per portare a Bruxelles il 'modello italiano', una maggioranza politica omogenea di centrodestra che disegni un’Europa diversa, un’Europa dei popoli, meno burocratica e più pragmatica. Siamo sempre Stati europeisti ed adesso vogliamo realizzare il nostro sogno: un’Europa confederale di nazioni sovrane, forte e solidale, con una politica estera e di difesa da protagonisti nello scacchiere internazionale". Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia e sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti.
“Con il Governo Meloni, l’Italia -ricorda- è tornata a farsi ascoltare in Europa ed a contare -anche come forza economica- al livello internazionale. Ora con le elezioni europee di giugno abbiamo l’occasione storica di cambiare l’Europa e di spostare anche al Parlamento europeo l’asse politico a destra con una maggioranza diversa che mandi finalmente la sinistra all’opposizione. Chiediamo il consenso ai cittadini per vincere in Europa come abbiamo vinto in Italia, con le nostre idee ed il nostro programma e per correggere quello che non funziona”.
- 17:27 - G7: Montaruli, 'nonostante violenza sinistra Italia protagonista'
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - "Ancora una volta la violenza della sinistra si scatena contro Giorgia Meloni, bruciando la sua immagine in pubblica piazza a Torino. Si chiamano centri sociali, ma dietro hanno la sinistra torinese con le sanatorie ad Askatasuna, a dimostrazione che per loro anche l’ingiustificato è giustificato". Lo afferma Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.
"Tuttavia -aggiunge- neanche questo atteggiamento di chi prova a danneggiare l’Italia agli occhi del mondo, riuscirà a oscurare il successo di un Governo che ha portato la nostra Nazione al centro della politica internazionale. Nonostante il silenzio di Conte e Schlein, che anche questa volta si guardano bene dallo stigmatizzare l’accaduto, l’Italia uscirà protagonista da un G7 mai cruciale come oggi”.
- 17:17 - Europee: Magi, 'Meloni in campo per difendere lo status quo'
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - “Non fatevi fregare: l’idea dell’Europa delle nazioni di cui parla oggi Giorgia Meloni è l’Europa di oggi, quella dei veti dei piccoli nazionalismi, delle ripicche tra Stati, delle sospensioni di Schengen, dei muri e dei porti chiusi. In pratica Meloni si candida per difendere lo status quo di un’Europa incapace di decidere". Lo afferma il segretario di Più Europa, Riccardo Magi.
"La nostra proposta -aggiunge- è rivoluzionare questa Europa per farla funzionare e farla diventare una vera potenza globale, un’unica entità politica federativa. Chi non vuole il progetto dell’Europa delle piccole patrie di Giorgia Meloni ma una grande Patria Europea vota la rivoluzione degli Stati Uniti d’Europa”.
- 17:14 - **Europee: Calenda, 'in campo con Bonetti per rispondere a sfida antieuropea Meloni'**
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - "Nei mesi scorsi ho più volte sollecitato pubblicamente tutti i leader politici a firmare un accordo per non candidarsi alle Europee. Schlein e Tajani hanno già scelto la strada della candidatura diretta. Ma la discesa in campo della presidente del Consiglio e la sua piattaforma antieuropea e sovranista, cambiano completamente lo scenario. Dobbiamo opporci con tutti i mezzi al progetto di 'una piccola Italia in una piccola Europa' di Giorgia Meloni. È necessario rispondere a questa sfida antieuropea mettendosi direttamente in gioco. Dopo aver consultato il Direttivo del partito, io ed Elena Bonetti abbiamo deciso di accettare la sfida e candidarci insieme in tutte le circoscrizioni per dare ancora più forza alla squadra di straordinaria qualità che abbiamo messo in campo da settimane, con un programma netto e chiaro e l’obbligo per tutti i candidati di aderire al gruppo Renew. Siamo europei e lo dimostreremo l'8 e il 9 giugno". Lo annuncia il leader di Azione, Carlo Calenda.
- 16:55 - Auto, via alla quarta edizione della Coppa delle Alpi by 1000 Miglia
Trieste, 28 apr. (Adnkronos) - Via alla quarta edizione della Coppa delle Alpi by 1000 Miglia: questo pomeriggio, a Trieste, si svolgeranno le verifiche tecniche e sportive in Piazza Unità d’Italia, da dove domattina prenderà il via la gara di regolarità per auto costruite fino a tutto il 1990 che prevede 90 Prove Cronometrate per oltre 1.600 km.
Il Grand Tour di 5 tappe attraverserà da Est a Ovest l’intero arco alpino, da Trieste a Courmayeur, valicando i confini di 7 nazioni: 1000 Miglia presenta Il Grande Viaggio Alpino, un percorso di riflessione parallelo alla gara finalizzato a rappresentare le trasformazioni socioeconomiche, antropologiche e ambientali che attraversano la macroregione alpina. Per rendere i concorrenti parte attiva del progetto, il numero delle vetture in gara è stato limitato a 30, affiancate da ulteriori 8 auto che ospiteranno Esperti di riferimento sui macro-temi affrontati.
Nei momenti di sosta lungo il percorso, gli esperti incontreranno istituzioni ed esempi di Best Practice locali favorendo scambi e condividendo esperienze. La summa di questi contributi raccolti nell’arco delle 5 giornate verrà presentata in un Convegno conclusivo, previsto per sabato 4 Maggio a Courmayeur.
Da Trieste gli equipaggi raggiungeranno Kranjska Gora, in Slovenia, per parlare di progetti di turismo sostenibile. A Cortina, agli oltre 2.100 mt del Rifugio Faloria, l’argomento verterà su Olimpiadi accessibili e sostenibili. Martedì 30, pranzo al Messner Museum di Ripa in compagnia di Reinhold Messner, che condividerà progetti ed esperienze. Raggiunta l’Austria, a Seefeld si dialogherà sulle Connessioni tra agricoltura di montagna e offerta turistica mentre, dopo il transito in Germania a Garmisch, il rientro in Italia a Livigno si focalizzerà su Olimpyc's Legacy, sostenibilità, accessibilità, inclusione; il fine tappa in Svizzera, a Saint Moritz, tratterà di Infrastrutture sportive per lo sviluppo turistico. La mattina del 2 Maggio, dopo un break a Vaduz, il saluto del Primo Ministro del Lichtenstein e la sosta al Museo Svizzero dei Trasporti di Lucerna, l’arrivo in serata a Gstaad affronterà i temi Allevamento e Produzione Casearia. Venerdì 3 la sosta a Chamonix regalerà lo straordinario panorama dai 1.900 mt di altitudine sul Monte Bianco del Refuge du Montenvers, prima del traguardo finale di Courmayeur dove si parlerà di Produzioni agroalimentari di montagna. Il convegno finale nel centro Congressi di Courmayeur è in programma sabato a partire dalle ore 10:00.
- 16:20 - Riforme: Parrini, 'da La Russa affermazioni non vere su premierato'
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - “Spiace che anche il presidente del Senato La Russa insista nel ripetere affermazioni del tutto non vere sul Melonato, vale a dire il modello di premierato senza contrappesi e senza uguali al mondo approvato alcuni giorni fa in commissione a Palazzo Madama". Lo afferma il senatore del Pd Dario Parrini.
"Chiariamo per l'ennesima volta -aggiunge- due punti. Primo punto: il Presidente della Repubblica viene indebolito in maniera pesante, è palesemente non vero che i suoi poteri restano intatti. Secondo punto: il disegno di legge della maggioranza non è un passo verso le opposizioni per la semplice ragione che, come abbiamo spiegato all'infinito in questi mesi di dibattito, nell'Italia di oggi sono un male sia il presidenzialismo che l'elezione diretta del premier. E, tra i due mali, il peggiore è il secondo, perché l'elezione diretta del premier produce, rispetto al presidenzialismo, un grado più elevato di umiliazione del Parlamento e di squilibrio complessivo tra i poteri costituzionali”.
- 16:16 - Europee: Meloni calza elmetto, ‘scrivete 'Giorgia' su scheda, sinistra all'opposizione anche in Ue’
Pescara, 28 apr. (Adnkronos) - (dall'inviata Ileana Sciarra) - A Pescara, poco più di un mese fa, mimò il gesto di chi calza l’elmetto. A distanza di un mese, sempre a Pescara, Giorgia Meloni quell’elmetto lo indossa davvero, pronta a scendere in campo per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno, capolista in tutte le circoscrizioni. L’annuncio, atteso ma ormai diventato un ‘segreto di Pulcinella’, arriva in chiusura di un intervento di ben 73 minuti, in cui la leader di Fdi puntella tutte le battaglie portate avanti in questi 18 mesi al governo del Paese. Seduti in prima fila i leader di centrodestra, tutti eccetto uno: Matteo Salvini, che si videocollega da via del Corso, con la figlia Mirta al suo fianco, gli ‘impegni improrogabili’ che hanno fatto saltare la sua presenza a Pescara sono legati all’ultima domenica da trascorrere in famiglia prima di dare il via alla maratona elettorale. “Ci ha preferito il ponte…”, punge Meloni, che però corregge subito il tiro: “Scherzo ovviamente, so quanto è importante trovare il tempo da dedicare alla famiglia”. Nel pomeriggio arriva la telefonata tra i due, per fare il punto sulla kermesse e darsi appuntamento a Roma, fanno sapere dai rispettivi staff.
Sorridente, ma a tratti un po’ tesa, Meloni dal palco vista mare spiega che gli otoliti continuano a darle il tormento: “Mi sembra di essere su un ottovolante”, confessa. “Ma tranquilli, ce la faccio”, rincuora la platea, tanto da essere ancora una volta pronta a mettersi in gioco. “Mi sono sempre considerata un soldato e i soldati, quando devono, non esitano a schierarsi in prima linea”. “Siamo di fronte a una battaglia decisiva, un vero e proprio bivio che non consente di sbagliare la scelta o di tirarsi indietro. Tutti devono essere pronti a fare la loro parte e io, come sempre, intendo fare la mia”. Trainando la corsa di Fdi alle europee e intestandosi una battaglia per l’intero centrodestra: “Vogliamo fare in Europa esattamente quello che abbiamo fatto in Italia il 25 settembre del 2022: creare una maggioranza che metta insieme le forze di centrodestra e mandare finalmente all'opposizione la sinistra anche in Europa".
Per centrare l’obiettivo, la presidente del Consiglio spinge sull’acceleratore. Incurante di chi guardava come fumo negli occhi a una sua possibile discesa in campo, decide di calarsi nell’arena dando alla sua corsa il massimo della personalizzazione: “Scrivete sulla scheda Giorgia, semplicemente Giorgia”, raccomanda a chi vorrà votarla. Un’astuzia da campagna elettorale, resa possibile dalla legge, spiegherà poi ai cronisti un po’ interdetti dalla scelta il ministro Francesco Lollobrigida.
“C’è la possibilità, nelle elezioni di ogni tipo – spiega infatti il responsabile delle Politiche agricole -, di dare all'elettore la scelta se mettere il nome per esteso oppure semplificarlo quando è chiarito in fase di presentazione di candidatura come è sostituibile il nome. Accade in tutte le elezioni”, in queste “ci sarà scritto ‘Giorgia Meloni detta Giorgia’”. Un piccolo artificio tecnico e le jeux sont faits.
Si tratta di una trovata elettorale che la premier investe di un forte valore simbolico. “Se gli italiani pensano che stia facendo bene – dice infatti mentre la sala gremita scandisce il suo nome - chiedo loro di andare a votare, chiedo loro di scegliere Fratelli d'Italia e chiedo loro di scrivere sulla scheda il mio nome, il mio nome di battesimo: scrivete Giorgia. La cosa che personalmente mi rende più fiera è che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me continua a chiamarmi Giorgia, semplicemente Giorgia. Non presidente, non Meloni, ma Giorgia. Perché io sono e sarà sempre una di voi: il potere non mi cambierà, il Palazzo non mi isolerà”, promette in quell’Abruzzo che sembra portarle fortuna.
La campagna elettorale, però, non la vedrà giocare nel ruolo da protagonista, tutt’altro. Per lei sarà ‘light’, ristretta, come già accaduto nel 2009, quando Silvio Berlusconi, candidato alle europee ma al timone di Palazzo Chigi, prese parte solo al comizio finale, forte del ruolo da presidente del Consiglio costantemente sotto i riflettori. “Su una cosa voglio essere chiara e so che mi capirete – rimarca la premier -: io non toglierò un solo minuto dell'attività del governo per fare campagna elettorale sul mio nome. Il mio compito è risolvere i problemi di questa nazione e questo intendo fare anche in campagna elettorale”.
Dunque l’affondo sul Pd. “Siccome, per fortuna, non sono la segretaria del Partito Democratico – dice -, penso di poter confidare nel fatto che il mio partito sarà del suo meglio per darmi una mano in questa campagna elettorale”. Lo schema di gioco, del resto, è già pronto. Incentrato sul ‘modello Pescara’, con i panel di discussione che hanno animato la ‘tre giorni’ della conferenza programmatica replicati in tutta Italia, protagonisti ministri, sottosegretari e nomi di peso del partito di via della Scrofa.
Compreso quello di Arianna Meloni, la più fedele dei fedelissimi, responsabile della segreteria politica e del tesseramento di Fdi, decisiva per le sorti del partito ma sempre convintamente e per scelta nell’ombra. Non correrà nemmeno stavolta, ma darà una mano in campagna elettorale prendendo parte a un evento in Salento.
L’obiettivo, dichiarato, resta quello di replicare il voto messo a segno alle politiche, il 26%. Ma qui, tra i delegati e i militanti di Fdi che hanno riempito le tre sale di Pescara, nessuno fa mistero di puntare più in alto: con il nome di “Giorgia” sulla scheda, il tetto del 30% potrebbe essere a portata di mano.