Musica

Francesca Michielin: “Ogni artista deve essere libero di esprimere anche il suo lato non politically correct. La vita non è una lista di successi”

La cantautrice e il suo approccio verso la musica e la vita

di F. Q.
Francesca Michielin: “Ogni artista deve essere libero di esprimere anche il suo lato non politically correct. La vita non è una lista di successi”

Francesca Michielin è stata ospite a “Di quello che ancora non c’è e di quello che ci sarà” al Teatro Sociale di Trento per il Festival dell’Economia e ha regalato agli spettatori alcuni pensieri e riflessioni sulla sua musica e non solo. “Dopo il Covid ho provato un senso di sopraffazione perché in qualche modo dovevamo recuperare il tempo perso. – ha affermato – Mi sembra che anche in musica sia così: c’è ansia e foga di fare tante cose, di non perdersi nulla, escono tante canzoni ma durano poco e molte non se lo meritano. Bisogna allenarsi alla lentezza e prendersi il proprio tempo perché le cose belle resistono“.

E ancora: “Penso che ogni artista debba essere libero di esprimere anche il suo lato non politically correct, ma non posso fare a meno di chiedermi a chi sto parlando, per chi faccio le canzoni e quindi cresce sempre più in me la voglia di raccontare qualcosa affinché possa essere utile. La vita non è una lista di successi ma quello che vivi ogni giorno, un artista deve quindi raccontare tutto, anche le proprie cadute e le proprie debolezze”.

La cantautrice ha aggiunto: “Avere 29 anni è una cosa super hard core perché ora non mi perdonano niente Sto entrando nel mondo degli adulti e vedere ai concerti bambini che cantano le mie canzoni è strano, mi sento molto responsabile nei loro confronti anche se mi chiedo quanto sia giusto visto che non salvo delle vite”.

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