“Chiamale se vuoi…coincidenze”. Gli italiani dovrebbero lanciare una petizione da spedire alla UEFA: “Vogliamo giocare le finali solo il 22 maggio“. Il motivo? In quello specifico giorno, le squadre italiane hanno sempre vinto una finale europea. La tradizione è casualmente nata nel 1963 con il trionfo del Milan nella Coppa dei Campioni, proseguita poi da Juventus e Inter rispettivamente nel 1996 e nel 2010. 14 anni dopo, è il turno dell’Atalanta a Dublino.

Milan, nel segno di Altafini
Nel vecchio Wembley il Milan di Cesare Maldini diventa la prima squadra italiana a vincere una Coppa dei Campioni. Nel 1963 contro il Benfica di Eusebio (vincitore delle due edizioni precedenti), i rossoneri ribaltano il risultato grazie alla doppietta di José Altafini, capocannoniere di quella edizione con 14 reti. Una coincidenza nella maledizione per il club portoghese: solo un anno prima, infatti, l’allenatore Bela Guttmann – in seguito a una lite con la società – lanciò una vera e propria sciagura dalle parti di Lisbona: “Il Benfica per cento anni non vincerà una coppa europea”. Numero di trofei europei vinti dal club negli ultimi 62 anni? Zero.

Juve, il sorriso di Jugovic
Nel 1996 la finale si gioca in Italia allo stadio Olimpico di Roma. La Juventus sblocca la gara con Ravanelli da posizione impossibile, Litmanen pareggia i conti per l’Ajax. La partita viene decisa ai calci di rigore da un glaciale Vladimir Jugović: senza pressioni e paure. Prima di battere Van Der Saar accenna anche un sorriso. Forse si era ricordato che quello era il 22 maggio.

Inter, quando ‘El Principe’ diventò Re
Ancora oggi, l’ultima squadra italiana ad aver vinto una Champions League. L’eroe nella notte di Madrid del 2010 è Diego “El Principe” Milito: un gol per tempo, uno più bello dell’altro. Pandemonio nerazzurro al Bernabéu: Bayern Monaco ko e triplete nerazzurro. Quella del 22 maggio 2010 coincide anche con l’ultima partita di José Mourinho sulla panchina dell’Inter.

Atalanta, Ademola-mia Lookman
Miracolo o impresa poco importa, l’Atalanta di Gasperini entra nella storia: il club bergamasco vince il primo trofeo europeo grazie alla tripletta di Ademola Lookman che per una notte si traveste da Ronaldo “Il Fenomeno”. Ribaltati gli sfavori del pronostico, dominato per 90′ un Bayer Leverkusen imbattuto da 51 partite. Ma poi, anche il club più in forma d’Europa ha dovuto fare i conti con il 22 maggio.

Destino, casualità, coincidenza e perché no, anche un pizzico di fortuna. Un consiglio alle avversarie delle italiane: se il calendario segna “22 maggio” iniziate a schierare il Pasillo de Honor.

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