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“Ero sul treno, un uomo di mezza età mi è saltato addosso prendendomi a schiaffi. Essere aggredito perché sono gay è vergognoso”: il racconto di Federico Fashion Style

Il parrucchiere dei vip ha raccontato l'accaduto su Instagram

di F. Q.
“Ero sul treno, un uomo di mezza età mi è saltato addosso prendendomi a schiaffi. Essere aggredito perché sono gay è vergognoso”: il racconto di Federico Fashion Style

Il parrucchiere dei VIP, Federico Lauri, conosciuto come Federico Fashion Style, è stato aggredito ieri mentre si trovava a bordo di un treno Italo. Lui stesso ha denunciato l’aggressione mettendo un video sui social mentre si trovava in ambulanza. Qualcuno gli ha sferrato calci e pugni davanti agli occhi di tutti, chiamandolo “fr***o di me**a”.

Nel video condiviso sulle sue Instagram Stories, Federico ha scritto: “E’ vergognoso che nel 2024 ancora succeda tutto ciò! Essere insultato, denigrato e aggredito per l’orientamento sessuale è vergognoso! Grazie per i mille messaggi, ora farò tutti gli accertamenti e vi farò sapere! Ma vi prego, smettetela di chiamare la gente FR***O! L’omosessualità non è una malattia!“.

Federico ha raccontato come è avvenuto il tutto: “Ho preso il treno Italo a Milano Centrale, alle 6.15, diretto a Napoli; alle 11 il treno si è fermato per un guasto all’altezza di Anagni. Io, che ero chiuso nel salotto che avevo prenotato, sono uscito per chiedere informazioni alle operatrici di bordo: il ritardo aveva superato gli 80 minuti e avevo le clienti in attesa nel mio salone di Napoli che avrei dovuto avvisare. E mi sono accorto che un signore, di mezza età, distinto, che viaggiava in classe business, mi stava riprendendo con il telefonino, senza la mia autorizzazione”.

A quel punto il famoso parrucchiere ha detto al signore di cancellare il video, che ha reagito in questo modo: “Fai schifo, guardati allo specchio, sei un cog…”, Federico ha poi continuato: “A quel punto, ho chiesto che venisse chiamato il capotreno, che è arrivato immediatamente. Il signore ha continuato a negare, mi ha apostrofato chiamandomi ‘pagliaccio’. E, siccome non la smetteva, ho chiesto l’intervento della polizia. È all0ra che mi ha detto: ‘Fr***o di me**a’. Io gli ho risposto che si doveva vergognare perché avrei potuto essere suo figlio oppure suo figlio potrebbe, un giorno, confessargli di essere omosessuale. Sono passati due secondi: mi è saltato addosso, sferrandomi un pugno sul volto e prendendomi a schiaffi. Nella baraonda è uscito perfino il macchinista. Sono state chiamate le forze dell’ordine e l’ambulanza che mi ha portato al pronto soccorso di Colleferro”. Infine è stato chiesto a Federico l’esito degli esami fatti in pronto soccorso: “La botta fortissima al volto mi ha provocato un trauma cranio facciale, guaribile in 15 giorni. Il trauma psicologico è devastante: anni fa mi rapinarono in corso Como, a Milano; mi rubarono il Rolex, aggredendomi. Ma non è paragonabile alla violenza delle parole che ho subìto ieri”.

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