L’ipotesi di infarto è stata scartata. Come riportato da Open, il malore improvviso che ha colpito Evan Ndicka durante Udinese-Roma potrebbe derivare da una compressione polmonare, evidenziata da una Tac, in seguito a ripetuti scontri di gioco rimediati in campo. La Roma attraverso i suoi canali social sta aggiornando con frequenza sulle condizioni del difensore giallorosso, che ha passato senza alcun problema la notte all’ospedale di Udine, dove è stato ricoverato dopo essersi accasciato al suolo durante il match. Come scrive il sito di Sky Sport, non è prevista la diffusione di bollettini medici da parte dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, ma da parte dell’As Roma.

Ndicka è caduto al suolo al 71esimo minuto di Udinese-Roma e il primo ad accorgersi del malore è stato il portiere Svilar. Arbitri e giocatori sono subito accorsi per proteggere dalle telecamere il difensore ivoriano, trasportato fuori in barella. La partita si è interrotta, con Daniele De Rossi e i suoi giocatori particolarmente in apprensione per il compagno. L’elettrocardiogramma a cui è stato sottoposto Ndicka direttamente allo stadio ha dato però esito negativo. Anche i successi accertamenti effettuati all’ospedale Santa Maria della Misericordia dal professor Massimo Imazio hanno escluso l’arresto cardiaco. Cosa ha avuto quindi Ndicka? Probabilmente appunto una compressione polmonare, dovuta a tre scontri di gioco subiti al 38esimo, al 66esimo e al 70esimo minuto. Possibile anche uno pneumotorace.

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