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Lo spot Amica Chips stoppato per blasfemia, l’ideatore Lorenzo Marini si difende: “Sono cattolico, volevo fare una cosa ironica alla Sister Act”

Dopo la decisione del Comitato di Controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (Iap) di fermare la diffusione dello spot, parla chi ha inventato lo storytelling e cerca di difendersi dalle accuse

di F. Q.
Lo spot Amica Chips stoppato per blasfemia, l’ideatore Lorenzo Marini si difende: “Sono cattolico, volevo fare una cosa ironica alla Sister Act”

Tanto tuonò che piovve. Dopo le polemiche furiose il nuovo spot di Amica Chips, dove si vede un gruppo di suore mangiare delle patatine al posto delle ospite, è stato bloccato. Il Comitato di Controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (Iap) ha deciso di fermare la diffusione dello spot in risposta “alle numerose richieste di chiarimenti nonché alle segnalazioni da parte di cittadini giunte alla segreteria dell’Istituto”. L’ideatore dello spot, il 66enne, Lorenzo Marini in una intervista a Il Gazzettino ha provato a difendersi spiegando prima che l’idea era venuta per proporre “qualcosa di leggero, ironico, un po’ alla Sister Act”.

Poi ha aggiunto: “Sono cattolico, come tanti in Italia, e rispetto tutti i consumatori. Il fatto è che oggi tutto è sdoganato. Alcuni amici mi hanno detto che sono stato il primo al mondo a fare una pubblicità incentrata sul sacramento della Comunione, ma io descrivo come divino anche un bel piatto di 0risi e bisi’ fatti bene”.

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