Cambia la superficie, non lo spettacolo offerto da Jannik Sinner. Il suo esordio al Masters 1000 di Montecarlo rasenta la perfezione: il numero 27 al mondo Sebastian Korda asfaltato con un netto 6-1 6-2. Non c’è mai stata partita, perché Sinner ha iniziato a martellare fin dal primo punto. Tutti i discorsi sulle differenze tra la terra rossa e il cemento (che pure sono veri e peseranno quando il calibro degli avversari salirà) spazzati via dalla potenza e dalla precisione dei colpi dell’altoatesino numero 2 al mondo. Sinner ora prosegue il suo cammino agli ottavi di finale contro il tedesco Jan-Lennard Struff, numero 25 al mondo.

Korda nel corso del match ha più volte scosso la testa, ha più volte dato la sensazione di non volersi trovare in campo. Tornano in mente le parole di Grigor Dimitrov dopo Miami: “Jannik, è bello guardarti ma non affrontarti“. Sinner ha concesso all’americano appena tre game e ha chiuso la partita in un’ora e un quarto. Alcune statistiche in ordine sparso raccontano cosa è stato il dominio dell’azzurro su Korda. Innanzitutto, 20 punti vinti su 21 con la prima di servizio. Poi, il 57% di punti vinti sulla seconda di servizio del suo avversario. Che si traducono anche in ben 12 palle break avute a disposizione. Il tutto condito da 17 vincenti e appena 9 errori non forzati.

L’unica macchia della partita di Sinner riguarda semmai la sua battuta: solo il 49% di prime in campo. Ha dovuto anche difendere tre palle break, tutte nello stesso game, tutto annullate. Era l’inizio del secondo set e vincere uno di quei tre punti avrebbero potuto rianimare Korda, ma ormai l’altoatesino è diventato implacabile anche quando deve annientare mentalmente il suo avversario. Tornando al servizio, invece, la terra rossa è venuta paradossalmente incontro a Sinner: una percentuale così bassa di prime sul cemento lo avrebbe costretto certamente a maggiori sofferenze. Invece, il mix tra prime pesanti in campo e una seconda solida hanno ridotto al minimo le velleità di Korda in risposta.

Sinner non giocava sulla terra rossa dalla sconfitta al Roland Garros contro il tedesco Altmaier del primo giugno 2023: tennisticamente, sembra passata una vita. Detto dei numeri e della solidità (mentale, fisica, nei colpi), è proprio il gioco di Sinner ad essersi evoluto. Sul campo Ranieri III di Montecarlo ha messo in mostra anche una discreta varietà di smorzate e discese a rete, ma anche una capacità di giocare pure in difesa qualche metro dietro la linea di fondo campo. Il nuovo Sinner che ha dominato sul cemento ha anche più soluzioni da pescare nel suo mazzo. Certo, tutto potrebbe complicarsi già dalla prossima partita e certamente dai quarti in poi. Intanto, Sinner è alla 23esima vittoria su 24 partite nel 2024; un marziano appena atterrato sul rosso.

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