Alla fine dello scorso marzo l’onere totale a carico dello Stato per il superbonus edilizio supera i 122 miliardi di euro, con un aumento in un mese di circa 8 miliardi. È quanto emerge dai dati mensili di Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che indica in questa cifra il valore delle detrazioni maturate per i lavori conclusi. Il totale degli investimenti per il Superbonus ammessi a detrazione supera i 117 miliardi, mentre il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione raggiunge i 111,64 miliardi.

“Si chiude la stagione del Superbonus con una eredità pesantissima per i conti pubblici e quindi per tutti gli italiani. Questa è la realtà e quindi nei prossimi anni dovremo farci carico di pagare questo debito che è stato fatto”, ha ribadito il ministro per l’Economia Giancarlo Giorgetti a margine di un convegno. Affermando che non ci sarà però bisogno di una manovra correttiva: “Vogliamo rispettare esattamente gli obiettivi della Nadef presentata in autunno per una questione di credibilità. Se c’è qualcosa da correggere la correggeremo ma sostanzialmente siamo in linea“.

Tornando ai dati Enea, il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione, pari a 111,6 miliardi, corrisponde al 95,2% dei lavori realizzati. Il totale degli investimenti (comprese le somme non ammesse a detrazione) tocca i 118,84 miliardi. Gli edifici interessati dagli investimenti sono pari a 494.406, di cui 132.492 condomini, 244.682 edifici unifamiliari, 117.224 unità funzionalmente indipendenti e 8 castelli. Nei condomini, per i quali l’investimento medio è di 593mila euro, il totale degli investimenti ammessi a detrazione supera i 78 miliardi, di cui 75,16 per lavori condominiali realizzati (93,7%). Negli edifici unifamiliari, per i quali l’investimento medio è di 117mila euro, il totale degli investimenti ammessi a detrazione è di 27,9 miliardi, di cui 27,39 per lavori realizzati (98,2%). Le unità indipendenti, per le quali l’investimento medio è pari a 98mila euro, sono stati ammessi a detrazione investimenti per 11,29 miliardi, di cui circa 11 miliardi per lavori realizzati (91,1%). Infine i castelli, per i quali l’investimento medio è di 242mila euro, il totale degli investimenti ammessi a detrazione supera il milione, di cui 979 mila euro per lavori realizzati (90,4%).

Distribuzione geografica – A livello geografico, su un totale di 494.406 asseverazioni depositate, la regione con il maggior numero di interventi e di investimenti ammessi a detrazione è la Lombardia (77.840 asseverazioni per oltre 21,8 miliardi di investimenti ammessi a detrazione). Seguono, per numero di investimenti, l’Emilia Romagna, con 11,34 miliardi di investimenti ammessi a detrazione a fronte di 44.299 asseverazioni; e il Veneto, con 10,95 miliardi di investimenti ammessi a detrazione a fronte di 59.490 asseverazioni. Infine, degli 8 castelli interessati da interventi col Superbonus, 3 sono in Piemonte e assorbono oltre la metà degli investimenti complessivi ammessi a detrazione per questa voce (599.718,52 euro), due nel Lazio, 2 in Lombardia e uno in Basilicata.

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