Sono diversi gli incidenti dell’ultimo periodo che hanno come protagonista la compagnia aerea più grande del mondo in termini di destinazioni proposte ai clienti: la “United Airlines”. Venerdì scorso, un volo diretto a San Francisco è stato costretto a tornare al punto di partenza a causa, stando alle parole dei funzionari della compagnia aerea, di “un problema di manutenzione con una toilette dell’aereo”. Il volo dell’aereo, un Boeing 777 partito da Francoforte, è stato interrotto dopo l’inconveniente e costretto a girare sopra al Mare del Nord per poi tornare all’aeroporto di partenza. La “United Airlines” ha dichiarato che, dopo l’atterraggio, i passeggeri dell’aereo hanno trovato alloggio in un hotel, per poi ripartire per la San Francisco il giorno dopo.
Come detto, si tratta solo dell’ultimo di svariati problemi riscontrati dalla compagnia nell’ultimo periodo, molti dei quali hanno come meta o come partenza San Francisco. Il giorno prima dell’incidente alla toilette del Boing 777, infatti, un altro volo internazionale da San Francisco a Parigi ha dovuto deviare verso Denver (in Texas), per un problema al motore. La settimana prima i funzionari della compagnia hanno rilevato, in un volo di un Boeing 737-800, la mancanza del pannello della fusoliera e, di conseguenza, il volo è stato costretto ad attuare un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Medford, in Oregon.
La serie di incidenti sui voli risale al 4 marzo, con diversi aerei costretti a tornare al punto d’origine o compiere atterraggi di emergenza. L’amministratore delegato della “United Airlines”, Scott Kirby, ha analizzato tutti gli incidenti definendoli “non correlati” l’uno con l’altro e ha promesso una maggiore attenzione da parte di tutto il suo personale a partire dai piloti stessi.
