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Amine Hafsa arrestato a Roma e alla Polizia risponde: “Faccio il TikToker, ho 200mila follower”

Il ragazzo è stato fermato il 3 aprile durante il blitz anti-droga a Tor Bella Monaca

di Paolo Aruffo
Amine Hafsa arrestato a Roma e alla Polizia risponde: “Faccio il TikToker, ho 200mila follower”

C’è anche il giovane tiktoker Amin Mohamed Hafsa – conosciuto come Amine o Hafsus21 – tra gli arrestati durante il blitz anti-droga a Tor Bella Monaca, uno quei quartieri più difficili di Roma. Le operazioni delle forze dell’ordine sono avvenute nella prima mattinata del 3 aprile. Il 20enne, italo-tunisino, è stato arrestato per spaccio di stupefacenti e oggi è previsto il processo per direttissima. Stando a quanto riportato da Il Messaggero, il giovane pusher era finito nel mirino dello sguardo attento dei poliziotti in borghese. Quando se n’è accorto, ha cercato di disfarsi della droga, gettandola in una siepe e poi è scappato nell’ automobile. A nulla sono servite queste mosse. Gli agenti, infatti, lo hanno fermato immediatamente.

A loro si è rivolto così: “Faccio il TikToker, ho più di 200 mila follower“. In uno degli ultimi video pubblicati cantava in lip-sync le seguenti frasi di una canzone: “Sono sopra ai palazzi o sotto ai portoni a vendere pezzi”. Evidentemente deve aver preso alla lettera i versi del brano dato che i poliziotti gli hanno trovato 1.000 euro in contanti addosso e ben 22 dosi di cocaina e crack nel cespuglio, proprio in zona Tor Bella Monaca, e precisamente in Via dell’Archeologia.

La vasta operazione ha visto coinvolti oltre cento uomini tra polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza, con il supporto delle unità cinofile e del reparto prevenzione crimine, coadiuvati dal personale della polizia Locale, dell’Ama, dell’Acea, del Servizio Giardini, dell’Asl e dell’ispettorato del Lavoro. A controllare, dall’alto, le operazioni di terra, l’elicottero della locale. 525 persone identificate, 150 veicoli controllati, 2 rimossi, una patente ritirata e ancora 9 esercizi commerciali posti sotto verifica, di cui 4 chiusi per impiego di manodopera irregolare. Oltre 74.000 euro di sanzioni elevate.

Sono stati arrestati 5 pusher, di cui 3 agli arresti domiciliari. Senza considerare le diverse denunce per occupazione e allacci abusivi in edifici occupati. Infine 7 persone sono state accompagnate presso l’Ufficio immigrazione poiché sprovviste della regolare documentazione di soggiorno. L’operazione di oggi testimonia il fatto che “lo Stato si sta riappropriando di questi territori. La gente inizia a parlare, vuol dire che i clan stanno perdendo terreno”, ha detto don Coluccia, simbolo della lotta allo spaccio e alla criminalità a Roma. Gioisce anche il presidente del Municipio interessato, Nicola Franco, che ha seguito la maxi operazione delle forze dell’ordine: “I cittadini stanno prendendo coraggio e vengono quotidianamente a segnalare gli illeciti”, le sue parole.

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