Dentro la lista Stati Uniti d’Europa, dentro Azione, fuori l’Alleanza Sinistra-Verdi, fuori la lista Pace Terra e Dignità di Michele Santoro. A poco più di due mesi dalle elezioni europee, oltre ai rapporti di forza tra i partiti più grandi e gli schieramenti, quello che comincia a contare è se e quali forza politiche riusciranno a superare la soglia di sbarramento nazionale per entrare al Parlamento europeo, fissata al 4 per cento. E grazie agli accordi degli ultimi giorni a spuntarla, secondo l’ultimo sondaggio di Euromedia Research diffuso durante Porta a Porta, sarebbero i cartelli elettorali guidati da Matteo Renzi e Carlo Calenda. Bisogna tra l’altro sottolineare che l’istituto diretto da Alessandra Ghisleri ha provato a sperimentare due diverse rilevazioni per ciascun partito, cioè se si presentasse o se non si presentasse il leader come candidato capolista: ebbene, le differenze sono quasi impercettibili (l’unico fenomeno anomalo riguarda proprio Avs, che senza leader “visibili” va meglio).

I numeri. Il primo partito resta, come confermano tutti gli istituti di sondaggio, Fratelli d’Italia che Euromedia dà al 27,5 per cento. Il primo inseguitore è il Pd a poco più di 8 punti di distanza. Terzo partito si conferma il M5s al 17,5. Secondo l’istituto diretto da Ghisleri la Lega (poco meno del 9) precede Forza Italia (ferma all’8).

Qui spunta la lista unitaria formata – non senza strascichi di polemiche – da Italia Viva, +Europa, Psi, Volt e i Libdem dell’ex senatore del Pd Andrea Marcucci: “Stati Uniti d’Europa” prenderebbe il 4,7. Resta da capire se i due mesi di campagna elettorale saranno sufficienti per mantenere questo consenso. Dietro c’è Azione che alle Europee correrà con Partito repubblicano, Popolari europeisti riformatori, Socialisti liberali e Nos: un cartello che comunque non supera il 4 per cento netto.

Sotto al 4, come detto, Verdi-Sinistra, al momento fermo al 3,5 per Euromedia (altri istituti danno Avs sopra al 4). Subito dietro ci sono la lista di Santoro (al 2) e Libertà, la lista che mette insieme (al momento) 17 simboli capitanata da Cateno De Luca e guidata dal suo partito Sud chiama Nord. Nonostante la quantità di soggetti uniti in questo caso non si va oltre l’1,7.

L’area del non voto – che mette insieme gli indecisi e gli astenuti – è poco sotto al 40 per cento.

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