La Corte di Cassazione, per vizi procedurali formali, ha stabilito la restituzione di ben 220 milioni di euro ai fratelli Pellini, riconosciuti responsabili in tutti i gradi di giudizio del disastro ambientale che ha colpito i cittadini di Acerra con sversamenti in loco di rifiuti tossici circa venti anni fa. Gli imprenditori Salvatore, Cuono e Giovanni Pellini furono condannati a 7 anni di reclusione nel 2017 in via definitiva, ma grazie all’indulto, hanno scontato solo qualche mese di galera.

La Provvidenza ha voluto che sulla rivista Epidemiologia e Prevenzione di febbraio 2024 sia stato pubblicato il lavoro scientifico “Panoramica sui numeri del cancro in Italia”. Combinando questi dati con quelli della Asl 2 nord specificamente Acerra, è oggi certificato che il massacro mai riconosciuto né bonificato di questo territorio ha portato la città a detenere per il periodo 2013-2018 il tristissimo record di città italiana con i peggiori dati di incidenza del cancro: ben 1073/100mila abitanti. Il massimo sino ad oggi registrato in Italia era 809/100mila di Sondrio.

Nello studio si afferma: “Per i tumori polmonari, si osservano tassi più elevati per la città metropolitana di Napoli in entrambi i generi. L’osservazione dei tassi polmonari maschili negli adulti conferma TSD (tassi standardizzati diretti, nda) massimi per le province di Caserta e Napoli con TSD troncati, pari a oltre il doppio dei TSD rilevati in Veneto per il periodo 2013-2017”. Dunque l’area delle province di Napoli e Caserta è interessata da TSD maggiori rispetto a tutte le altre aree nazionali.

I TSD, privati della componente dei tumori negli anziani, consentono di rilevare in modo più puntuali differenze di rischio nei gruppi più giovani: la loro applicazione mostra un’enfatizzazione delle differenze e una generale discesa dei ranghi nel Centro-Nord nei confronti del Sud Italia, tranne che a Napoli e Caserta. Tra gli uomini, le aree delle province di Napoli e Caserta confermano i tassi più elevati (TSD tra 70,9 e 79,1 casi/100.000), mentre il Veneto (pur avvelenato dai Pfoas) risulta l’area con la più bassa incidenza in età adulta (TSD pari a 36,6 casi/100.000)”.

Questi dati indicano che l’incidenza del cancro in Provincia di Napoli e Caserta tende ad essere maggiore tra i cittadini di età inferiore ai 50 anni, come purtroppo sperimentiamo sulla nostra pelle ogni giorno e i nostri Sacerdoti (dal Vescovo di Acerra a Padre Maurizio Patriciello di Caivano, ecce cc) nei loro quotidiani funerali di cittadini sempre più giovani , finanche poco piu’ che bambini.

Ci addolora che il nostro presidente di Regione non abbia avuto pietà nessuna pietà per i bambini della Campania trattati molto peggio delle nostre pummarole senza alcuna valida tutela e controllo ambientale! E noi cittadini di Acerra siamo stati anche offesi attribuendo alla “deprivazione economica” e non al disastro ambientale i nostri tragici dati di mortalità ed ora di incidenza del cancro, anche dei bambini.

Ci hanno detto che le nostre mamme dovevano piangere i loro cattivi stili di vita individuali e persino la loro sfortuna di essere “povere”. Ora i dati certificano quanto gravemente siamo stati presi in giro proprio mentre in contemporanea chi è stato pure condannato per disastro ambientale e sversamento di rifiuti tossici si rimette in tasca ben 200 milioni di euro perché’, ancora una volta, lo Stato italiano, in tutte le sue articolazioni, non ha contrastato in modo adeguato, il fenomeno criminale chiamato Terra dei Fuochi.
Trent’anni almeno di roghi e sversamenti tossici mai bonificati in Campania determinano ancora oggi un danno reale e gravissimo agli esseri umani ivi residenti.

Nel Processo Carosello che ha portato alla condanna definitiva dei fratelli Pellini soltanto noi Medici Isde, gratuitamente, abbiamo avuto il riconoscimento del nesso di causalità tra l’avvelenamento da pcb (policlorobifenili) delle acque, del terreno, delle pecore di Acerra e i pastori di Acerra uccisi da cancro devastante e contaminati dagli stessi pcb.

Nell’arringa conclusiva il magistrato Cristina Ribera aveva ribadito che in situazione di inquinamento grave da disastro ambientale, e in assenza di bonifiche mai realizzate, come nel caso di Acerra, non si poteva considerare un tempo di prescrizione degli effetti del reato commesso compreso nei canonici dieci anni. I rifiuti tossici sversati e mai bonificati uccidono ad Acerra ieri come anche oggi come certificano i dati di incidenza. E sembra peggiorare ancora la situazione dal 2018 ad oggi.

Il tremendo danno alla salute pubblica dei cittadini di Acerra a seguito del disastro ambientale provocato anche, ma non solo, dai Pellini, è ancora pienamente in atto! Soltanto noi Medici dell’Ambiente in tutti questi anni abbiamo tentato di avvisare in trasparenza e secondo scienza e coscienza, a tutela della salute pubblica, del danno in atto da inquinamento ambientale. Siamo stato offesi, derisi ed attaccati ma soprattutto non ascoltati!

Inizia un nuovo percorso, una nuova lotta per la tutela della salute pubblica in Terra dei Fuochi campana. Noi Medici Isde, sezioni di Napoli e Campania, siamo stati e restiamo ancora gli unici ad avere svolto, nonostante tutti i tentativi (inutili) di zittirci, gli unici ad avere sempre fatto, in concreto, la unica e sola operazione verità e trasparenza sulla tragedia ambientale più grande e più negata della storia recente di Italia, come ormai certificato inoppugnabilmente dai dati di Epidemiologia e Prevenzione.

Terra dei Fuochi esiste, uccide ininterrottamente da almeno trent’anni e uccide senza contrasto alcuno anche oggi. Non si spegne semplicemente negando che esista, ma concretizzando le bonifiche sugli oltre 2746 siti inquinati e ancora da bonificare tra cui anche quelli dei fratelli Pellini di Acerra. Di chi è la responsabilità di un disastro così grave, così negato e che ha portato persino a restituire 220 milioni di euro ai nostri avvelenatori?

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